martedì 30 dicembre 2025

“Mariglianella Cresce” - 3 e 4 gennaio 2026 - Simone Schettino , Francesco Procopio e Ciro Ceruti

Per il 2026 la quinta edizione del progetto “Mariglianella Cresce”, animerà anche il periodo delle festività natalizie con due spettacoli che si terranno il 3 e 4 gennaio presso la Palestra Comunale di Via Torino. 

Si comincia il 3 gennaio, alle ore 20.30 con un doppio spettacolo: a salire sul palco saranno Simone Schettino con il suo Show e Francesco Procopio in “Mica so’ io?”. 

Il 4 gennaio sarà la volta, invece, di Ciro Ceruti con il suo “Shit Life – Vita da Attore”. Due serate all’insegna del divertimento e dello stare insieme che rappresentano il prolungamento di un progetto, “Mariglianella Cresce”, pensato per rivitalizzare la comunità locale offrendo occasioni di svago e intrattenimento in occasione dei periodi dell’anno maggiormente sentiti. L’iniziativa è promossa dall’Amministrazione Comunale di Mariglianella ed è inclusa nel Cartellone degli Eventi Metropolitani 2025-2026. 

Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.


lunedì 29 dicembre 2025

Il 30 dicembre andrà in onda in seconda serata su Rai 1 lo Speciale Tv PREMIO TENCO 2025

 Il 30 dicembre andrà in onda in seconda serata su Rai 1 lo Speciale Tv PREMIO TENCO 2025, ultima edizione della principale rassegna italiana della canzone d’autore svoltasi a Sanremo (Imperia) dal 22 al 25 ottobre. Alla conduzione dell’appuntamento sul piccolo schermo l’eclettica cantautrice MALIKA AYANE, che accompagnerà gli spettatori attraverso le esibizioni degli straordinari artisti che si sono alternati sul palco del Teatro Ariston nelle tre serate che rappresentano il culmine della rassegna e che dedicherà degli approfondimenti alla storia del Club Tenco dalle sue origini a oggi.

Dal 2020 il racconto televisivo della manifestazione culturale e musicale unica in Europa e al mondo viene prodotto da iCompany in collaborazione con il Club Tenco. - Club Tenco - Premio Tenco

«Raccontare il Premio Tenco in televisione è una responsabilità che vivo da sei anni con lo stesso entusiasmo del primo giorno – racconta Massimo Bonelli, produttore della speciale tv e CEO di iCompany – Il Tenco è una storia lunga più di mezzo secolo, un patrimonio culturale del nostro Paese. Tradurlo in un format TV di 80 minuti significa trovare ogni volta un equilibrio in grado di restituirne profondità e complessità. Per me è un onore occuparmene grazie alla fiducia di Stefano Senardi, Sergio Sacchi, Graziella Corrent e di tutto il Direttivo del Club Tenco, nel ricordo affettuoso di Sergio Staino, che per primo volle affidarmi questo progetto.

Il programma di quest’anno è attraversato dai luoghi e dalle voci che hanno reso unica l’edizione 2025, un lavoro che abbiamo portato avanti con cura, intrecciando musica e immagini di una Sanremo che custodisce la vera anima della rassegna. Il Premio Tenco è un viaggio che si rinnova. È un racconto potente della musica d’autore come sguardo, come ricerca, come memoria viva della nostra cultura popolare».

Il tema del 2025, Con la memoria, filo conduttore che ha accompagnato l’intera rassegna, ha invitato a riflettere sui grandi eventi del Novecento e sul loro impatto sulla musica, e ha rappresentato uno dei criteri con cui il Direttivo del Club Tenco ha assegnato i PREMI TENCO ALLA CARRIERA, conferiti a personalità che hanno dato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale. In questa edizione i riconoscimenti sono stati attribuiti a BaustelleGoran BregovićRicky GiancoDaniele Silvestri e Tosca.

Sul palco del tempio italiano della musica sono stati premiati anche i vincitori delle TARGHE TENCO 2025, assegnate da una giuria composta da esperti, giornalisti e addetti ai lavori: Lucio Corsi per “Volevo essere un duro” (Migliore album in assoluto e Migliore canzone singola), La Niña per “Furèsta” (Migliore album in dialetto), Anna Castiglia per “Mi Piace” (Migliore album opera prima), Ginevra Di Marco per “Kaleidoscope” (Migliore album di interprete) e Caroline Pagani per “Pagani per Pagani” (Migliore album a progetto). 

Inoltre, in questa edizione, sono stati assegnati il PREMIO TENCO ALL’OPERATORE CULTURALE Tito Schipa Jr. e il PREMIO YORUM – riconoscimento istituito in collaborazione con Amnesty International Italia per dare visibilità agli artisti e alle artiste che, mettendo spesso a rischio la loro stessa vita, lottano per la libertà e i diritti umani in tutto il mondo – alla memoria di Refaat Alareer, poeta e attivista palestinese morto nel 2023, insieme a suo fratello, sua sorella e i suoi tre figli in un attacco aereo israeliano nel nord di Gaza. Il riconoscimento è stato consegnato al cantautore e giornalista Nabil Bey Salameh, co-fondatore del gruppo italo-palestinese Radiodervish, alla presenza di Federico Lera di Amnesty International Italia. Quest’anno per la prima volta il Grup Yorum, che ha dato il nome a questo riconoscimento, si è esibito sul palco dell’Ariston.

Il PREMIO SIAE, riconoscimento conferito dalla Società Italiana degli Autori ed Editori, è stato assegnato a Mimmo Locasciulli in occasione dei cinquant’anni dalla sua iscrizione alla SIAE, avvenuta con il deposito del brano “Canzone di Sera”.

Oltre agli artisti premiati, tanti ospiti d’eccezione hanno incantato la platea dell’Ariston: Paolo Angeli, Arianna Antinori, Guido Baldoni, Pierdavide Carone, Gianni Coscia, Simone Cristicchi con Gnu Quartet, Alessandro D’Alessandro, Lamante, Alessio Lega, Emma Nolde (che in questa edizione ha aperto la rassegna, come da tradizione con il brano di Luigi Tenco “Lontano Lontano”) Moni Ovadia, Giovanna Famulari, Michele Gazich, Omar Pedrini Con Massimo Priviero, Ricky Portera, David Riondino Con Sara Jane Ceccarelli, Scraps Orchestra, Michele Staino e Stefano Tessadri.

Oltre alle tre serate all’Ariston, il ricco programma della manifestazione ha animato per quattro giorni la città simbolo della musica italiana con eventi che hanno registrato il tutto esaurito coinvolgendo, oltre al Teatro Ariston, che ha registrato il record di presenze della rassegna, la sede del Club Tenco (nell’ex scalo merci della vecchia stazione ferroviaria), e tante altre location, tra cui il Teatro del Casinò, il quartiere Pigna (Ex chiesa Santa Brigida e Via Palma 16), il Cinema Ritz e il Museo Civico.

Tra i principali obiettivi del Club Tenco c’è quello di trasmettere la passione per la musica d’autore alle nuove generazioni: da anni la rassegna si apre con una masterclass dedicata agli studenti delle scuole superiori che si tiene all’interno del Teatro Ariston, che quest’anno è stata dedicata a Lucio Dalla. La masterclass, moderata da Marika Amoretti e Paolo Talanca, ha visto la partecipazione di Daniele Caracchi (Amministratore Delegato Pressing per la Fondazione Lucio Dalla) e Bruno Sconocchia (storico manager di Lucio Dalla e Presidente AssoConcerti), insieme agli artisti Pierdavide Carone e Ricky Portera. In platea 1.300 studenti delle medie inferiori e superiori delle province di Imperia, Savona e Genova.

Quest’anno la scenografia del Teatro Ariston è stata firmata dai due artisti Zhang Hongmei Marco Nereo Rotelli e ha reso omaggio tre personalità indimenticabili della cultura e della musica italianaLuigi TencoAmilcare Rambaldi e Sergio Staino.

ritratti di Zhang Hongmei, arricchiti dalle scritte poetiche di Marco Nereo Rotelli, intervallati da vedute urbane dell’artista cinese, sono realizzati con un segno deciso in bianco e nero fortemente contrastato e incorniciati da tessuti colorati, strappati e consunti, incollati a corona dei volti.

Premio Tenco 2025 è una produzione iCompany in collaborazione con Club Tenco.

Realizzata da Club Tenco e iCompany con la collaborazione di Direzione intrattenimento prime time RaiRai 1Raiplay e Rai Radio1.

La Direzione Artistica è affidata a Sergio Secondiano SacchiStefano Senardi.

Un Programma di Massimo Bonelli, scritto da Francesco Milazzo, Cristiano D’Alisera con il supporto di Antonio Silva.

Regia di Cristiano D’Alisera.

Si ringrazia Comune di SanremoRegione Liguria e tutti i soci del Club Tenco che hanno contribuito alla realizzazione del Premio Tenco 2025.

Il Premio Tenco è un festival di alta qualità artistica, culturale e tecnica, che dal 1974 si tiene nella città del ponente ligure che rappresenta da sempre la musica italiana. Una manifestazione unica in Europa e al mondo alla quale vengono invitati i più interessanti cantanti-autori italiani e stranieri, nonché un’occasione di incontro e confronto fra artisti e operatori del settore musicale.

L’associazione culturale Club Tenco, fondata a Sanremo nel 1972 da un gruppo di appassionati di musica, con la guida del floricultore ed ex partigiano Amilcare Rambaldi, per promuovere e sostenere la canzone di qualità, è intitolata al grande artista e cantautore italiano Luigi Tenco e opera senza scopo di lucro, in assoluta e riconosciuta autonomia dall’industria musicale. “Lo scopo del Club è quello di riunire tutti coloro che, raccogliendo il messaggio di Luigi Tenco, si propongono di valorizzare la Canzone d’Autore, ricercando anche nella musica leggera dignità artistica e poetico realismo”.

Fondata nel 2014, iCompany è un’azienda specializzata nell’ideazione, produzione e gestione di eventi e progetti musicali di carattere culturale. Si occupa inoltre di management artistico, direzione creativa, produzioni televisive, scouting, distribuzione digitale, comunicazione, formazione, publishing e fundraising, sviluppando le proprie attività attraverso partnership strategiche con le principali realtà del settore musicale nazionale.

iCompany idea, organizza, produce e gestisce grandi eventi, festival e rassegne in tutta Italia, tra cui: il Concerto del Primo Maggio di Roma, il più grande evento gratuito di musica dal vivo d’Europa; Ciao Rassegna Lucio Dalla, patrocinata dalla Fondazione Dalla e dal Comune di Bologna; Casa SIAE al Festival di Sanremo; il Premio Tenco e il Premio Fabrizio De André, patrocinato dalla Fondazione De André e dal Comune di Roma.

-   Sanremo - Teatro Ariston | Premio Tenco 2025 | 23, 24 e 25 ottobre

Gustavo Thoeni ex sciatore alpino e allenatore di sci alpino italiano.

Gustav Thöni, talora italianizzato in Gustavo Thoeni (Stelvio, 28 febbraio 1951), è un ex sciatore alpino e allenatore di sci alpino italiano.

È considerato uno dei più grandi campioni di tutti i tempi dello sci alpino grazie alle quattro vittorie nella Coppa del Mondo generale (nel 1971, nel 1972, nel 1973 e nel 1975), al secondo posto conquistato nel 1974, a cinque Coppe del Mondo di specialità e ai successi ai Mondiali e alle Olimpiadi: vinse la medaglia d'oro nello slalom gigante (valida anche ai fini iridati) e quella d'argento nello slalom speciale agli XI Giochi olimpici invernali di Sapporo 1972, l'argento nello slalom speciale ai XII di Innsbruck 1976, due ori (slalom gigante e slalom speciale) ai Mondiali di Sankt Moritz 1974 e altri due titoli mondiali in combinata nel 1972 e nel 1976.

Come allenatore, guidò la nazionale italiana e per anni seguì personalmente Alberto Tomba, contribuendo ai suoi successi (tra i quali la vittoria della Coppa del Mondo, terzo italiano a riuscirci dopo lo stesso Thöni e Piero Gros).

Nativo di Trafoi, frazione del comune di Stelvio, Thöni iniziò a sciare all'età di 3 anni nello spazio circostante l'hotel dei genitori. Era cugino di Roland, anche lui sciatore alpino di alto livello.

Inizialmente allenato dal padre, dopo aver vinto il Trofeo Topolino nel 1965 si mise in luce ai Campionati italiani juniores del 1969, aggiudicandosi il titolo nella discesa libera, nello slalom gigante e nello slalom speciale; si aggiudicò inoltre la Coppa dei Paesi alpini.

Thöni è rimasto nella storia dello sci, oltre che per i suoi numerosi trionfi, anche per una serie di primati nazionali: è stato il primo italiano a vincere una gara di Coppa del Mondo in campo maschile, il primo a vincere uno slalom speciale e il primo italiano a vincere uno slalom gigante; vinse inoltre la prima combinata e il primo slalom parallelo disputati in Coppa del Mondo, rispettivamente il 12 gennaio 1975 a Wengen e il 23 marzo successivo in Val Gardena. Grande sciatore tecnico - inventò tra l'altro il "passo spinta"-, riuscì tuttavia a conquistare podi anche in discesa libera.

Ulteriore conferma della fama della quale godette negli anni di maggior successo è l'esser stato citato nella nota canzone Nuntereggae più di Rino Gaetano, assieme ad altre celebrità italiane dell'epoca; contribuì significativamente alla diffusione e alla popolarità dello sci alpino in Italia, sia come pratica che come seguito mediatico.

Nel 1981 fu attore protagonista del film Un centesimo di secondo di Duccio Tessari, con Antonella Interlenghi e Saverio Vallone, ispirato alla tragica vicenda di Leonardo David e alla discesa a Kitzbühel del 1975 in cui Thöni perse per 3 millesimi da Klammer. Nel 1999 fu una delle celebrità chiamate da Fabio Fazio a fargli da "spalla" nella conduzione del Festival di Sanremo.

Il 26 febbraio 2006 fu uno degli otto atleti italiani portatori della bandiera olimpica nel corso della cerimonia di chiusura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006. Nel suo paese natale, Trafoi, gestisce un albergo che ospita la collezione dei suoi trofei.  https://it.wikipedia.org/wiki/Gustav_Th%C3%B6ni 

sabato 27 dicembre 2025

Camposano Buskers Festival degli Artisti di Strada 2025

Il Camposano Buskers Festival degli Artisti di Strada torna con la sua terza edizione e si prepara ad animare la città nei giorni 27 e 28 dicembre, inserendosi nel cartellone della rassegna regionale “Itinerari del Gusto e dell’Anima – Cultura, Natura e Sapori nei Borghi Campani”, finanziata dalla Regione Campania nell’ambito del Piano Strategico Cultura e Turismo 2025.

Il progetto è realizzato in forma intercomunale, con Scisciano Comune capofila, e coinvolge i Comuni di Saviano, Castello di Cisterna, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Camposano.

Dopo il grande successo della seconda edizione, la magia degli artisti di strada torna protagonista, trasformando Camposano in un grande palcoscenico a cielo aperto. Il Festival si svolgerà tra Piazza Umberto I, Corso Vittorio Emanuele III e la Villa Comunale, cuore pulsante della città, che per due serate straordinarie si animerà di colori, musica e spettacolo. Artisti di strada, giocolieri, acrobati e musicisti daranno vita a performance coinvolgenti, capaci di stupire grandi e piccoli, creando un’atmosfera di meraviglia e condivisione. Un percorso gastronomico tra sapori e tradizioni accompagnerà il pubblico in un’esperienza completa, tra gusto, intrattenimento e socialità. Il Camposano Buskers Festival rappresenta uno degli appuntamenti più attesi del periodo natalizio, un’occasione per vivere la città, ritrovarsi in famiglia e condividere momenti di festa in un contesto curato e accogliente.

Tutti gli spettacoli sono gratuiti, con inizio a partire dalle ore 19:30. La direzione artistica è affidata anche quest’anno al giornalista, project ed event manager Donato Alfani, che firma un evento ormai riconosciuto come un appuntamento di riferimento nel panorama metropolitano.

“Il Camposano Buskers Festival rappresenta il coronamento di un periodo festivo che abbiamo voluto costruire con grande cura e attenzione per il contesto urbano e per la qualità della vita dei cittadini. Camposano – dice il sindaco Francesco Barbato – si presenta come una città ordinata, pulita, green e sicura, illuminata da allestimenti scenografici che negli anni sono diventati una vera attrazione territoriale”.

“Un lavoro costante che ha trasformato queste iniziative in una tradizione consolidata, capace di reggere il confronto con realtà più grandi e storicamente attrattive come Salerno o Gaeta. Crediamo fortemente che i cittadini abbiano il diritto di vivere il Natale e i momenti di festa in famiglia, in una cornice che infonda gioia, serenità e senso di comunità. Eventi come questo non sono solo intrattenimento, ma occasioni di crescita, identità e condivisione per tutta la città”.


lunedì 22 dicembre 2025

Il Presidente Mattarella consegna il Tricolore ai portabandiera di Milano Cortina 2026: “L'Italia sarà con voi”

Il viaggio dell’Italia Team verso Milano Cortina 2026 può partire ufficialmente. Nel Salone dei Corazzieri del Quirinale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato il Tricolore ai portabandiera dei Giochi Olimpici e Paralimpici (foto Simone Ferraro CONI).

Presenti all’evento una rappresentanza di atlete e atleti, tecnici e staff, guidati dal Presidente del CONI Luciano Buonfiglio e dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Marco Giunio De Sanctis. Al Salone anche il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, diversi esponenti della Fondazione Milano Cortina 2026 guidata dal Presidente Giovanni Malagò, il Segretario Generale del CONI e Capo Missione a Milano Cortina 2026 Carlo Mornati e il Presidente della FISI Flavio Roda.

Dopo l’Inno di Mameli, il primo a prendere la parola è stato il Presidente del CONI Luciano Buonfiglio: “Signor Presidente, come sempre grazie per averci accolto qui al Quirinale, a pochissimi giorni, addirittura a pochissime ore dalle festività per il Santo Natale. Essere riuscito a trovare uno spazio nella sua agenda non era semplice ma lei come sempre ha compreso le difficoltà di queste atlete e di questi atleti che si stanno preparando ad un appuntamento storico, per alcuni di essi quasi unico, cioè di gareggiare ai Giochi Olimpici nel proprio Paese. Ecco perché la cerimonia di consegna della bandiera ai nostri alfieri per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 assume un significato particolare. Questa volta la nostra bandiera, il nostro Tricolore, quello per cui tutti noi dedichiamo una vita di lavoro e di sacrifici, non supererà i nostri confini. Resterà qui con noi, nella nostra amata Italia, e verrà custodita da quattro grandi atleti dello sport italiano. Sono quattro e non due perché per la prima volta nella storia il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Kirsty Coventry, su nostra richiesta, ha acconsentito che il Paese organizzatore di un’Olimpiade che porta nella denominazione due città possa sfilare con un doppio portabandiera sia a Milano sia a Cortina, affinché nessuno si debba sentire subalterno ad un altro. Scegliere queste due atlete e questi due atleti è stata la decisione più difficile da quando sono stato eletto Presidente del CONI. Ogni valutazione finisce sempre per far felice qualcuno e scontentare qualcun altro. In questa squadra che è qui davanti a lei abbiamo fior fiori di campionesse e di campioni che avrebbero potuto aspirare a diventare alfieri azzurri. Abbiamo dovuto bilanciare le decisioni tra uomini e donne, tra due Federazioni come quella degli Sport Invernali e quella degli Sport del Ghiaccio, abbiamo dovuto anche fare i conti con le distanze tra Milano e Cortina e un calendario gare incisivo e inesorabile. Alla fine, siamo giunti ad una soluzione fatta di idee di ragionamenti, di simbologie e di significati che sono oggettivi. A Milano la bandiera sarà affidata alla pluricampionessa olimpica Arianna Fontana, alla sua sesta partecipazione ai Giochi, unica testimone di quella che è stata l’ultima Olimpiade italiana a Torino 2006. Arianna è già stata portabandiera a PyeongChang 2018, ma adesso è diventata un simbolo unico per il nostro movimento. È infatti l’atleta donna più vincente nella storia dello sport italiano, tra Giochi Invernali ed Estivi. Non potevamo non darle questo riconoscimento. Assieme a lei ci sarà un campione come Federico Pellegrino, un atleta che ha fatto della serietà e della compostezza uno stile di vita. Affidargli la bandiera è il giusto coronamento di una carriera vincente ed esemplare. A Cortina la scelta è stata ancora più difficile, avendo innanzitutto atlete che tutto il mondo ci invidia. Senza nulla togliere al valore di altre campionesse uniche e inarrivabili, ho ritenuto giusto puntare su un’atleta che nell’ultimo anno ha emozionato e commosso l’Italia intera, a cominciare da lei Signor Presidente, per la sua incredibile storia di volontà, orgoglio, costanza e resilienza in seguito ad un drammatico infortunio che avrebbe potuto segnare definitivamente la sua carriera. Ovviamente mi riferisco a Federica Brignone, un fulgido esempio di tenacia e caparbietà, di resistenza e costanza. Dovendo poi sempre rispettare l’uguaglianza di genere, non ho avuto dubbi su scegliere il campione olimpico in carica Amos Mosaner, vincitore quattro anni fa a Pechino della medaglia d’oro che difenderà proprio a Cortina insieme a Stefania Costantini, alla quale ho già anticipato che leggerà il giuramento degli atleti alla cerimonia di apertura. Come vede, Signor Presidente, lo sport italiano si presenta a questa Olimpiade con un importante fardello di responsabilità alle quali non ci sottraiamo per due ragioni. Il primo motivo è che atlete e atleti si sono preparati in questi quattro anni conoscendo solo due parole: lavoro e impegno. Il secondo motivo è che noi tutti sappiamo che al nostro fianco c’è lei, il nostro primo tifoso, il nostro solido baluardo che non ci ha mai fatto mancare l’affetto e la vicinanza di cui questa volta abbiamo davvero tanto bisogno. A nome di queste ragazze e di questi ragazzi, a nome del CONI e dello sport italiano, le diciamo ancora una volta: grazie”.

Il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha dichiarato: “Con la consegna del Tricolore affidiamo la passione della gente, degli italiani, le aspettative di successo. E siamo convinti che prima di tutto atlete e atleti possano garantire l’onore di rappresentare la nostra nazione, l’impegno quotidiano che portano avanti ogni giorno dandoci infinite soddisfazioni. A loro è consegnato non soltanto il Tricolore ma anche la maglia azzurra, il sogno di tanti bambini e adolescenti, di tanti di noi che hanno sognato di arrivare ai vertici dello sport. Mancano 46 giorni a Milano Cortina 2026: l’Italia sarà il centro del mondo, cercheremo tutti di essere all’altezza, consapevoli del fatto che lavoriamo per un avvenimento epocale e che sarà importantissimo per il Paese anche quello che accadrà dal giorno dopo. Ci presentiamo con la forza di valori immortali e universali che dipendono anche dai nostri comportamenti. Saremo all’altezza”.

Una volta ricevuto il Tricolore dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stato il turno dei portabandiera.

Arianna Fontana ha aperto la serie: “Signor Presidente, la bandiera che ci affida oggi è molto più di un simbolo delle nostre origini o di ciò che chiamiamo casa. È una promessa. Una promessa all'Italia. Una promessa a ogni giovane che osa sognare di essere dove siamo noi oggi. Una promessa alle famiglie che ci sostengono, alle comunità che ci formano e a tutti coloro che credono che lo sport possa essere una forza di crescita, unità e speranza. Condividere questo onore con altri tre atleti straordinari come Chicco, Fede e Amos, di cui ammiro i valori e la dedizione, rende questo momento ancora più speciale. Oggi ci impegniamo ad onorare questa bandiera con rispetto, con disciplina e con l'incrollabile coraggio che lo spirito italiano ci ha sempre ispirato. Rappresenteremo il nostro Paese con cuore aperto, mente ferma e con la determinazione di dare il buon esempio, ogni singolo giorno. Lo abbiamo già fatto. E lo faremo di nuovo. Per me, personalmente, questa bandiera porta con sé il peso di un impegno durato una vita per difendere la nostra casa, i nostri colori e i nostri valori, sotto ogni pressione, sotto ogni aspettativa e in ogni circostanza. Lo faccio da vent’anni. E sarò pronta anche questa volta. Grazie, Signor Presidente. Grazie, Italia”.

Al Presidente della Repubblica e a tutte le cariche istituzionali. A tutti gli allenatori e i tecnici presenti. Ai miei compagni dell’Italia Team. Alla mia famiglia. A chiunque ci stia ascoltando, o ci ascolterà. Oggi, domani, o in un futuro lontano. Accolgo la vostra scelta come voi avete accolto me, anno dopo anno – ha osservato Federico Pellegrino –. Mentirei se dicessi di non averci pensato a lungo. Mentirei se dicessi di non essermi mai immaginato alla testa della nostra delegazione, con il Tricolore davanti agli occhi e l’intero Paese alle spalle. Mentirei se dicessi che questo momento non è stato una motivazione in potenza, che non mi ha sorretto nel prendere parte delle mie e delle nostre scelte. E non potrei mai mentirvi. Il mio pensiero, adesso, va a nonno Gino, l’ultimo tra i nonni che ho dovuto salutare. Uomo del dovere, uomo del senso civico, che vive questo istante come il punto d’arrivo di tutte le sue scelte. Passate, eppure presenti. Come una scalata di mille tornanti, che ti porta in cima. Ovunque sia, lui ascolta. Ed è più felice di me. Perché la scelta è la sede del dubbio, forse il solo dono che ci sia mai stato fatto. E nel dubbio si costruisce l’esistenza. In equilibrio tra il significante e il significato. Tra un simbolo, come la bandiera, e ciò che contiene. E la mia bandiera contiene ciò che contengono anche quelle dei miei colleghi, dei miei amici, delle persone a me care, di ogni mio concittadino. La mia bandiera contiene centinaia di scelte. Enormi e piccolissime. Obbligate e creative. Spesso, necessarie e difficili. A volte, semplici e dolcissime. Un mosaico della volontà, di cui sei attore e spettatore insieme. Scegliere di esserci, al mattino presto e quando fuori gela. Scegliere di rinunciare a qualcosa oggi e coltivare per il domani. Scegliere insieme, smussando i propri spigoli. Scegliere sbagliando e imparare a perdonarsi. Scegliersi a vicenda, per una vita insieme. Marito, moglie, compagno o compagna. E poi insieme scegliere per i figli, insegnar loro a farlo da sé, finché aiuteranno noi a scegliere di nuovo. Scegliere è un gesto di responsabilità, un dialogo intimo, con la propria testa e con il proprio cuore, prima di tutto il resto. Ma che poi dà una forma al mondo intero. Scegliere è un atto d’amore, e per questo accolgo con grande fierezza la vostra scelta come voi avete accolto me. Anno dopo anno dopo anno. Grazie”.

Poi Amos Mosaner: “Signor Presidente, La ringrazio per averci accolti oggi qui al Quirinale trovando nuovamente nella sua fitta agenda il tempo da dedicare a noi atleti e atlete e ringrazio il Presidente Buonfiglio per il prestigioso incarico che mi è stato conferito. Fin da giovane ho coltivato sogni importanti, ma mai avrei immaginato di poter giungere a rappresentare un ruolo di così grande valore per il nostro Paese. Desidero esprimere la più sincera gratitudine alla mia famiglia, ai miei compagni di squadra, al CONI, alla Federazione, alle Fiamme Oro e a tutto lo staff che, con competenza e dedizione, mi ha accompagnato lungo un percorso fatto di impegno, sacrificio e crescita, rendendo possibile il raggiungimento di questi risultati. Accolgo questo momento con profondo orgoglio ed emozione e attendo con grande senso di responsabilità la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, occasione nella quale avrò l’onore di far sventolare il Tricolore davanti al mondo. Sono convinto che, attraverso i risultati sportivi e la determinazione che contraddistinguono la delegazione italiana, sapremo trasmettere entusiasmo e avvicinare un numero sempre maggiore di cittadini, in particolare le giovani generazioni, ai valori dello sport e dello spirito olimpico. Rinnovo la volontà di impegnarmi con costanza, persistenza e capacità di adattamento. Io, come tutti gli atleti della delegazione italiana, indosseremo il Tricolore con profondo senso di appartenenza, forza e determinazione, impegnandoci a dare il massimo per onorare e rendere orgoglioso il Paese più bello del mondo. Grazie, Signor Presidente”.

E, a completare il poker, Federica Brignone: “Buongiorno Signor Presidente, Buongiorno a tutti. È inutile dire quanto io sia onorata e felice di ricevere la bandiera che rappresenterà l'Italia all’Olimpiade di Milano Cortina.  Sono anche emozionata, perché la mia corsa per arrivare qui oggi non è stata facile né scontata. Per questo ringrazio con tutto il cuore chi mi ha dato la possibilità di esserci. Voglio solo dire che con questa bandiera in mano cercherò di rappresentare tutti gli atleti azzurri attraverso i valori che per me da sempre sono alla base dello sport: rispetto, lealtà, dedizione, impegno, determinazione, umiltà e divertimento. Servono a tenere i piedi per terra nei momenti di gloria e a rialzarsi in quelli di difficoltà. Sarà la mia quinta Olimpiade, la prima in Europa, vicina a casa, e credo che partecipare a un’Olimpiade nel proprio Paese sia una grande fortuna e un grande privilegio. Da un lato può essere anche un grande stress, ma io per prima cercherò di non vederla in questo modo, cercherò di cogliere solo gli aspetti positivi di questo privilegio che solo pochi atleti hanno potuto vivere, augurandomi che tutti gli azzurri facciano lo stesso. Chiudo con un grazie a chi ha reso possibile questo sogno, a chi si sta dando da fare perché i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina siano un successo sportivo e anche organizzativo”.

Come da protocollo, l’ultimo a parlare è stato proprio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “È un vero piacere accogliervi nel Salone dei Corazzieri e incontrarvi tutti alla vigilia dell’apertura di Milano Cortina 2026. Avete colto pienamente con consapevolezza l’importanza del significato dei Giochi. Siamo lietissimi di vedere Federica Brignone nuovamente pronta e determinata: ci siamo sentiti mesi fa al telefono e contavamo su questo. Questa cerimonia è sempre coinvolgente, ma questa volta riveste un significato ancora più grande perché siamo noi a organizzare i Giochi. Ci riversiamo la nostra cultura, l’amicizia, l’ospitalità. L’Italia sarà con voi interamente. Sarà un’occasione importante, l’occasione della scoperta del nostro Paese. Sarà una vetrina per l’Italia e per questo ringrazio chi si è impegnato per volere i Giochi e per organizzarli. Giochi Olimpici e Paralimpici: un’accoppiata di eventi che pone al centro del mondo il nostro Paese. Le gare olimpiche e paralimpiche sono legate a tanti valori umani e sociali. In questo tempo difficile, sarà molto importante il messaggio di pace, solidarietà e amicizia diffuso dai Giochi. Per voi saranno giorni affascinanti e lo saranno anche per quelli che non compaiono, perché molte discipline sono individuali ma comprendono un grande gioco di squadra. In più i Giochi indurranno molti giovani a misurarsi con se stessi attraverso lo sport. Lo sport riveste un grande ruolo sul piano sociale. Desidero affermare la mia vicinanza e la mia riconoscenza per chi si dedica al movimento paralimpico: l’inclusione è un obiettivo di civiltà del nostro Paese. Sono certo che renderete tutti onore all’Italia con il vostro comportamento e con i risultati che conseguirete. Il super-G di Sofia Goggia a Val d’Isère è stato una buona premessa. Ciò che farete si riflette sul nostro Paese. Il vostro impegno avrà intorno tutti noi. Sarò uno dei tifosi, vi seguirò con attenzione. Vi auguro molti successi e grandi amicizie”. (agc)

GLI ATLETI DELLA FISG PRESENTI

Curling: Stefania Constantini, Amos Mosaner

Hockey: Diego Kostner, Thomas William Larkin, Daniel Thomas Mantenuto, Tommy Purdeller, Luca Zanatta, Damian Clara, Anna Caumo, Martina Fedel, Laura Lobis, Nadia Mattivi, Samantha Gius, Aurora Abatangelo

Pattinaggio di figura: Charlene Guignard, Marco Fabbri, Sara Conti, Niccolò Macii, Daniel Grassl, Lara Naki Gutmann, Filippo Ambrosini, Rebecca Ghilardi

Pattinaggio di velocità: Daniele Di Stefano, Davide Ghiotto, Andrea Giovannini, Riccardo Lorello, Michele Malfatti, Jeffrey Rosanelli, Francesca Lollobrigida, Serena Pergher, Linda Rossi, Maybritt Vigl

Short track: Pietro Sighel, Thomas Nadalini, Lorenzo Previtali, Luca Spechenhauser, Andrea Cassinelli, Gloria Ioriatti, Arianna Sighel, Elisa Confortola, Arianna Fontana, Chiara Betti, Martina Valcepina

GLI ATLETI DELLA FISI PRESENTI

Biathlon: Dorothea Wierer

Sci alpinismo: Alba De Silvestro

Sci alpino: Federica Brignone, Sofia Goggia, Dominik Paris

Sci di fondo: Federico Pellegrino

Skeleton: Valentina Margaglio

Skicross: Simone Deromedis

Snowboard: Michela Moioli, Omar Visintin, Maurizio Bormolini

domenica 21 dicembre 2025

Caterpillar - Rai Radio2. M’illumino di Meno 2026 | M’illumino di Scienza | 16 febbraio 2026

Nel 2026, giunto alla XXII edizione, #MilluminodiMeno dà voce alla scienza.

Quando il gioco si fa duro chiedi aiuto alla scienza! Ebbene sì, il gioco si è fatto duro, con le guerre che sono sempre questioni di energia, con le grandi potenze che arretrano sugli investimenti nella transizione ecologica, con la crisi energetica che spaventa.

Non arretra invece la scienza che da anni studia l’impatto dei combustibili fossili sugli ecosistemi e ci propone strade per salvarci che passano da fonti sostenibili di produzione energetica. Grazie alla scienza, all’ingegneria, alla mente creativa di milioni di ricercatrici e ricercatori sappiamo che possiamo stare meglio e salvarci. Ascolteremo il contributo di tutte queste voci in diretta a Caterpillar su Rai Radio2 nelle settimane della campagna radiofonica che ci porterà verso il 16 febbraio, Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili.

Più di vent’anni fa, con l’inizio della campagna, abbiamo chiesto aiuto agli scienziati e alle scienziate per scrivere il Decalogo di M’illumino di Meno. Negli anni abbiamo stretto alleanze con le più importanti realtà scientifiche italiane ed estere: l’Accademia dei Lincei (con il Nobel per la Fisica Giorgio Parisi che spesso ricorda l’emergenza climatica), il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), la RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile) e molti altri. Quest’anno torniamo ad ascoltare queste voci perché sono le prime da cui cominciare.

Per chiedere simbolicamente l’attuazione di una tregua nei molti conflitti in corso, anche quest’anno Silvia Gottardi pedalerà per M’illumino di Meno. Partirà da Parigi (sede delle Olimpiadi 2024) per raggiungere i luoghi delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026, usando la bicicletta come simbolo di uno sport sostenibile e rispettoso degli ecosistemi.

Nel frattempo, continua il percorso di M’illumino di Meno in Europa, attraverso il coinvolgimento delle istituzioni europee e degli ascoltatori e delle ascoltatrici che vivono nei paesi dell’Unione. Caterpillar Radio2

sabato 20 dicembre 2025

𝗚𝗶𝗼𝗰𝗵𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗿𝗻𝗮𝗹𝗶, 𝗶𝗹 𝟮𝟳 𝗹𝗮 𝗙𝗶𝗮𝗺𝗺𝗮 𝗼𝗹𝗶𝗺𝗽𝗶𝗰𝗮 𝗮 𝗕𝗲𝗻𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼, 𝗠𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗼: “𝗘𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻𝗲𝗱𝗶𝘁𝗮 𝗲 𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮”, 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗶 𝗶 𝘁𝗿𝗲 𝘁𝗲𝗱𝗼𝗳𝗼𝗿𝗶

“Il 27 dicembre la città di Benevento vivrà un’emozione inedita e unica, con l’arrivo in città della Fiamma dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina.

Abbiamo scritto, nelle ore scorse, ai dirigenti scolastici affinché sollecitino le studentesse e gli studenti a partecipare a quella che sarà una straordinaria festa di sport, una vetrina per le bellezze cittadine e un’occasione per sentirsi protagonisti di quello che sarà un evento di rilevanza planetaria come le Olimpiadi invernali che prenderanno il via il 6 febbraio con la cerimonia inaugurale”, lo scrivono in una nota il sindaco Clemente Mastella e il delegato allo Sport Enzo Lauro. “Sabato 27 dicembre Benevento sarà capitale olimpica, con una giornata indimenticabile che nel pomeriggio vivrà il momento clou: la mitica Torcia traverserà la Città in un percorso di 5 chilometri dal Rione Ferrovia a piazza Castello. Sono stati scelti i tre tedofori, tre personaggi del mondo della cultura, dell’associazionismo, dello sport che hanno dato lustro alla Città: sono Riccardo Derna, Carlo Mazzone e Rossana Pasquino”, concludono il sindaco e il delegato allo Sport.

I tre tedofori: Rossana Pasquino, classe 1982, è professore associato presso il dipartimento di ingegneria chimica, dei materiali e della produzione industriale alla federico II di Napoli. È anche una sciabolatrice ed una spadista paralimpica, bicampionessa europea in carica, medaglia di bronzo mondiale nel 2023 in entrambe le discipline. Ha partecipato alle olimpiadi di tokyo e parigi, conseguendo un quinto posto inviduale nella sciabola nel 2021 e un bronzo a squadre nel 2024.

Carlo Mazzone è docente di Informatica presso l’ITI “Lucarelli” di Benevento e finalista mondiale del Global Teacher Prize. È presidente dell’associazione Sannio Valley, impegnata nello sviluppo dell’innovazione nei territori delle aree interne. Da oltre vent’anni promuove l’imprenditorialità giovanile con Junior Achievement Italia, con numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. È membro del Board of Directors di JA Europe e promotore di percorsi formativi dedicati al rapporto tra tecnologie, etica e futuro del lavoro. Autore di libri di tecnologia e formatore universitario e ITS, unisce educazione, ricerca e cultura digitale con una costante attenzione alla dimensione umana.

Riccardo Derna anni 54 laureato in medicina e chirurgia specialista in medicina interna dirigente medico di medicina d’urgenza e pronto soccorso dell’AO San Pio di Benevento, dal 2019 presidente dell’Associazione Italiana Persone Down ( AIPD) sezione di Benevento responsabile regionale per le famiglie per Special Olympics Italia Delegato per Benevento dell’ordine equestre del santo sepolcro di Gerusalemme, componente della V circoscrizione “ dopo di noi: disabilità, alzheimer ed amministratori di sostegno per il LIONS club Benevento Host da sempre impegnato nel sociale creando momenti di inclusione in collaborazione con le varie realtà istituzionali e non della città ( colletta alimentare; summer camp insieme per lo sport; la befana per i bambini del libano, triangolare di rugby tag, progetti pe percorsi di autonomia ed inserimento lavorativo, organizzazione per l’arrivo delle fiaccola olimpica di special olympics Italia a Benevento)  - Comune di Benevento

“Mariglianella Cresce” - 3 e 4 gennaio 2026 - Simone Schettino , Francesco Procopio e Ciro Ceruti

Per il 2026 la quinta edizione del progetto “Mariglianella Cresce”, animerà anche il periodo delle festività natalizie con due spettacoli ch...