#Osservatorio2024

  • Ma forse qualcuno ha sottovalutato i pericoli dell’escamotage “Giorgia Meloni detta Giorgia”. È vero, non c’è una norma che vieti la possibilità di farsi chiamare con il nome di battesimo sulla scheda elettorale. Ma il costituzionalista Gaetano Azzariti spiega oggi a Repubblica che qualcosa che non va c’è: «E se c’è un’altra Giorgia (candidata con FdI, ndr) cosa fanno, la eliminano? Vietate tutte le Giorgia dentro il partito? Già questa è una discriminazione e una lesione di un diritto fondamentale». Per Azzariti «siamo di fronte a un’evidente forzatura della legge elettorale che parla chiaro, solo il cognome, nome e cognome, se due cognomi anche uno solo dei due, e se c’è confusione tra omonimi ecco la data di nascita. Ormai gli esponenti di questo governo si ritengono legibus soluti, come dimostra il voto annullato e ripetuto sull’autonomia».
    Il più esplicito è però il costituzionalista di Perugia Mauro Volpi. «È vero che la legge legittima l’uso di uno pseudonimo o di un diminutivo o al limite del solo nome se il cognome è complicato o di difficile scrittura. Ma questo non è il caso di Giorgia Meloni. Nella sostanza c’è una frode agli elettori che deriva dal dire che lei è “una di loro”, il che corrisponde a una concezione populista e plebiscitaria che punta ad anticipare gli effetti del premierato». Anche il professore emerito di diritto amministrativo Franco Gaetano Scoca la definisce «una scelta molto discutibile che potrebbe far sorgere contestazioni». In ultimo, andrebbe ricordato che la candidatura di Meloni, come quella di Schlein e di Tajani, rimane di facciata visto che la premier non occuperà mai il seggio a Bruxelles, tra l’altro non cumulabile. Ma di questo pare non importare niente a nessuno. www.open.online
  • Si chama Brave Little Hunter ed è un cucciolo di orca di sesso femminile orfano. Per settimane è rimasta intrappolata dalla marea in una laguna nell’isola di Vancouver in Canada. Ma ieri è riuscita a liberarsi e a tornare verso il largo. Lo ha fatto sapere una tribù locale, la prima nazione Ehattesaht, che l’ha sorvegliata dopo la morte della madre su una spiaggia a fine marzo. La tribù aveva tentato di portarla in mare aperto usando vocalizzazioni di altre orche e musiche di violini. Poi alle 2,30 del mattino di venerdì 26 aprile, l’animale ha oltrepassato la barriera sabbiosa ed è arrivata ad Esperanza.  www.open.online
  • «Intorno all’antifascismo è possibile e doverosa l’unità popolare, senza compromettere d’altra parte la varietà e la ricchezza della comunità nazionale, il pluralismo sociale e politico, la libera e mutevole articolazione delle maggioranze e delle minoranze nel gioco democratico». Queste le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cha ha citato le parole di Aldo Moro pronunciate nel 1975, durante la celebrazione della festa della liberazione a Civitella Val di Chiana. «Essere pietosi verso altri esseri umani era di per sé una manifestazione di antifascismo e di resistenza, quale che ne fosse l’ispirazione, laica o religiosa. Il fascismo aveva insita la ideologia della violenza, la pietà non era prevista…», ha dichiarato il capo dello Stato. E ancora: «La Resistenza, nelle sue forme così diverse, contribuì in misura notevole all’avanzata degli Alleati e alla sconfitta del nazifascismo». www.open.online
  • Soffermandoci sul centrodestra, la coalizione a sostegno di Bardi si è presentata con due liste in più rispetto al 2019. Due liste che concorrono a spiegare l’incremento del consenso ottenuto dal presidente lucano. Una è Azione di Carlo Calenda, l’altra è Orgoglio lucano, sostenuta da Matteo Renzi: la somma algebrica dei voti delle due liste apporta alla coalizione circa il 15% dei consensi. Solitamente apparentati a coalizioni di centrosinistra, i leader dell’ei fu Terzo polo hanno scelto di appoggiare Bardi nella corsa lucana. Azione qui vanta la presenza in lista del campione di preferenze Maurizio Pittella: l’ex governatore ha dimostrato di poter convogliare decine di migliaia di voti. Dopo che il Partito democratico, nel 2022, decise di non candidarlo alle politiche, è passato con Calenda. «Sono stato tradito e abbandonato», spiegò. «Prima spremuto come un limone per i consensi e poi buttato nella spazzatura».
    Fatto sta che Calenda lo scelse come capolista per il Senato nel collegio plurinominale Basilicata. Pittella ricambiò la fiducia coadiuvando Azione nella raccolta di 30 mila preferenze, ovvero il 12,3% dei voti. Pittella ha una lunga storia politica in Basilicata: il «medico e politico» di Lauria – come si descrive sul suo sito – nel 2013 fu eletto presidente della Regione Basilicata sotto l’effigie del Pd: 59,60% di preferenze, 148.696 voti. A differenza di Calenda, in queste regionali Renzi ha scelto di non associare il simbolo del suo partito, Italia Viva, alla candidatura di Bardi. Tuttavia, la lista Orgoglio lucano fa (anche) riferimento all’ex presidente del Consiglio. In questa civica è candidato Mario Polese, già segretario regionale del Pd lucano, prima di passare a Italia Viva nel 2019. Alle ultime politiche, nel ruolo di capolista alla Camera per il Terzo polo, Polese contribuì al successo dei centristi lucani, che ottennero 24 mila preferenze.
    Luca Braia è l’altro nome forte schierato dai renziani per Bardi. Alle politiche del 2022, era il candidato del Terzo polo al collegio uninominale di Potenza. Consigliere comunale a Matera, consigliere regionale, assessore sempre in Regione, prima alle Infrastrutture e poi all’Agricoltura. Anche Braia, come Polese, lasciò il Pd nel 2019 – entrambi erano stati eletti da pochi mesi consiglieri regionali – per confluire in Italia Viva. Comunque, la presenza in coalizione dei centristi – o liberaldemocratici che dir si voglia – non pare aver influito sul risultato degli altri moderati a sostegno di Bardi, i forzisti di Antonio Tajani. Anzi: gli azzurri superano il 12% delle preferenze, terzo partito della Regione dopo Fratelli d’Italia e Pd. Cinque anni fa Forza Italia chiuse la partita delle regionali al 9,14%, risultato pressoché uguale a quello delle politiche del 2022. Non crolla la Lega, tantomeno migliora: oggi si attesta tra il 7 e l’8%, alle politiche del 2022, alla Camera, prese il 9%, mentre al Senato il 7,1%. www.open.online
  • Approvato non equivale a omologato. Questo è il punto cruciale della sentenza della Corte di Cassazione riguardo una multa per un eccesso di velocità rilevato da un autovelox della tangenziale di Treviso che potrebbe aprire le porte a centinaia di ricorsi dei cittadini sanzionati. Il caso dell’avvocato trevigiano che ha vinto il ricorso in Cassazione presentato dal comune di Treviso, infatti, potrebbe essere analogo moltissimi altri nel Paese. L’uomo era stato multato perché viaggiava a 97 chilometri all’ora su un tratto di strada dove il limite è 90. Ma la rilevazione era stata effettuata da un apparecchio “approvato” ma non “omologato”, così come non lo sono altre migliaia di autovelox sulle strade della Penisola. Il tribunale aveva giudicato la violazione nulla in primo grado e la Cassazione ha confermato che la decisione presa rispetta le norme e i metodi descritti nel codice della strada. www.open.online

  • Per quanto bisogna conservare le ricevute di multe e bollette? Il tempo minimo è di cinque anni che sale a sette se si tratta della documentazione presentata al fisco per la dichiarazione dei redditi. Gli scontrini, invece, devono essere tenuti per due anni o per cinque nel caso in cui riguardino l’acquisto di farmaci. Ecco una breve guida contenente le informazioni dell'Unione nazionale consumatori per sciogliere i dubbi sulla burocrazia di multe, scontrini, ricevute, fatture e bollette. Gli scontrini
    In merito agli scontrini quelli che riguardano l’acquisto di beni consumo, come anticipato, devono essere conservati per due anni. Questo aspetto è fondamentale per attivare la garanzia. Le ricevute di pagamento di multe, tasse sui rifiuti, Imu o Tasi devono invece essere mantenute per cinque anni. Aumenta a dieci anni il tempo richiesto di conservazione se si tratta di cartelle esattoriali legate a Irpef, Iva o Irap. Alberghi, ristoranti e servizi professionali È necessario conservare le fatture di alberghi e ristoranti per almeno sei mesi, entro i quali le strutture ricettive possono richiedere il pagamento dei conti arretrati. Le bolle per le spedizioni, invece, devono essere tenute per almeno diciotto mesi. Per quanto riguarda i servizi professionali, è consigliato conservare le parcelle di avvocati, medici, dentisti o architetti per almeno tre anni, così come cambiali e ricevute di pagamento del bollo auto. Le Regioni hanno un periodo di tre anni per contestare il mancato pagamento della tassa di possesso auto, contati dal primo gennaio dell'anno successivo al versamento. Le utenze
    In merito alle utenze sono previste diverse tempistiche. Le bollette elettriche richiedono cinque anni di conservazione nel caso in cui siano state emesse prima dell’1 marzo 2018, due anni se sono arrivate successivamente a tale data. Le bollette del gas che riguardano forniture prima dell’1 marzo 2019 devono essere tenute per cinque anni, in caso contrario bastano solo due anni. Le utenze dell’acqua devono essere conservate per due anni nel caso in cui fossero state emesse dopo l’1 gennaio 2020, cinque anni prima se si tratta dell’1 gennaio 2019.
    17 Febbraio 2024 - www.ilgiornale.it | Valentina Menassi
  • Sono entrati in servizio da pochi giorni in un ristorante di Sorrento due camerieri robot. Immediatamente i due stani inservienti hanno suscitato l’interesse dei clienti, soprattutto dei turisti. La maggior parte si mostra curiosa e sorpresa dalla presenza dei camerieri tecnologici; altri esprimono perplessità. Modelli del genere sono già attivi in tutto il mondo e la vendita degli umanoidi è da tempo in aumento. Si utilizzano, soprattutto, in Giappone e in Cina dove alcuni ristoranti sono del tutto automatizzati.
    I piccoli androidi, inoltre, presentano ancora numerosi limiti: non possono prendere ordinazioni e neppure appoggiare un piatto sul tavolo.
    Somigliano a dei carrelli, programmabili e automatici, che sparpagliati tra i tavoli possono accompagnare i clienti, portare i piatti, consegnare bevande, ma soprattutto sparecchiare. Per sopperire alla carenza di personale, possono rivelarsi utili anche i camerieri tecnologici: simpatici robottini con le ruote che dovrebbero favorire l’operatività e la velocità del resto degli operatori di sala. www.open.online
  • Il tutto è avvenuto sabato sera attorno alle 22, nel pieno centro della città. I due torturatori, una volta avvistati, sarebbero subito fuggiti via: sulle loro tracce ci sono le forze dell'ordine, che cercano di risalire alla loro identità tramite le immagini delle videocamere sparse per il paese.
    Sulla vicenda è intervenuta anche l'associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) che ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti. Purtroppo non si tratta di un'azione isolata, dal momento che sempre in quella zona sono stati rinvenuti nei giorni scorsi altri due cadaveri di ricci, con ferite che sembrano causate da calci e da colpi inferti in maniera volontaria e consapevole.Il Messaggero
  • Maurizio Crozza commenta l’addio alla Rai da parte di alcuni volti noti: «Ciao Fratelli, che fosse bello lavorare sul Nove io l’ho capito sette anni fa… poi è arrivato Fazio… adesso dicono che arriverà anche Amadeus. Fratelli, io per Discovery sono contentissimo: Fazio, Amadeus… siamo partiti che eravamo lo sgabuzzino della tv italiana e adesso il Nove sembra Lampedusa, dove arrivano tutti». Un battuta la sua, fatta durante la trasmissione Fratelli di Crozza in onda venerdì sera proprio sul Nove, in merito a rumors che danno l’ex conduttore del Festival di Sanremo sul nuovo canale. open.online
  • «Il linguaggio dell’economia è entrato nella mente di tutti e questo porta molti a immaginarsi economisti, così come ai Mondiali si è tutti allenatori della Nazionale di calcio». Il paragone, firmato Tito Boeri, fa parte dei principi che guidano le scelte editoriali di Eco, la nuova rivista mensile diretta dall’economista dell’Università Bocconi in uscita domani, sabato 13 aprile. E se i valori programmatici del magazine sono tre – valutare le politiche pubbliche a partire dai dati, i dati non si fanno intimidire, rifiuto del negazionismo economico -, c’è un semplice punto di partenza per la nuova avventura editoriale di Boeri, che dopo gli anni da presidente dell’Inps, torna alla missione della divulgazione economica iniziata con Lavoce.info. «In Italia c’è una fortissima domanda inevasa di informazione economica di qualità», spiega seduto alla sua scrivania del palazzo di vetro della Bocconi.
 «Spesso si ha il sospetto che l’informazione economica sia condizionata o poco comprensibile. Noi vorremmo che Eco diventasse innanzitutto uno strumento per chi legge, per permettere alle persone di ragionare con la loro testa e di analizzare i dati nel modo giusto, imparando un po’ il metodo degli economisti». open.online 
  • Cambio alla direzione del Messaggero con la nomina che Alessandro Barbano, che dal 1 maggio prenderà il posto di Massimo Martinelli prossimo alla pensione. Barbano torna in via del Tritone dopo una brevissima esperienza come direttore responsabile del Riformista dopo che Matteo Renzi aveva lasciato la guida del quotidiano per dedicarsi alla campagna elettorale. Nato a Lecce nel 1961, Barbano ha alle spalle una lunga carriera nei quotidiani del gruppo Caltagirone. Dal 2012 al 2018 è stato direttore del Mattino di Napoli. Nel gruppo ha ricoperto anche gli incarichi di vice direttore del messaggero e del Nuovo Quotidiano di Puglia. Di recente era stato anche condirettore del Corriere dello Sport. open.online
  • C’è più di un motivo se in queste settimane i sondaggi sulle elezioni europee di giugno vengono analizzati febbrilmente nelle segreterie di partito e dai diretti interessati.
    Il costo della campagna elettorale dei candidati è alto e spesso ricade sui singoli, non potendo i partiti coprire le spese di tutti gli aspiranti europarlamentari. E così il posizionamento in lista, alla luce dei predetti sondaggi, diventa fondamentale per capire se quelle spese verrano poi ripagate dalla conquista del seggio. Il Messaggero nell’edizione odierna mette in fila lo stipendio, i rimborsi e gli altri benefit dovuti ai deputati dall’Eurocamera, che aiutano a capire perché a due mesi dal voto i candidati danno così peso ai candidati per capire se valga la pena auto-finanziarsi la campagna elettorale in giro per i vaste circoscrizioni elettorali, con la concreta possibilità di essere poi eletti. Secondo il quotidiano romano, per sostenere una corsa al seggio con qualche possibilità di vittoria costa dai 50mila euro in su. www.open.online
  • Ignazio Marino da Filadelfia a Bruxelles. L’ex sindaco Dem di Roma si candiderà alle elezioni europee con l’Alleanza Verdi Sinistra.
    Oggi in una conferenza stampa l’ufficialità della decisione, fa sapere Repubblica. Sarà capolista nella circoscrizione centro. E il suo ultimo impegno politico risale proprio a quando è stato «accoltellato da 26 nomi e cognomi con un unico mandante», ovvero Matteo Renzi. Marino vuole provare a portare Avs al di sopra della soglia del 4% con i temi a lui più cari. Ovvero ambientalismo, rigenerazione urbana e sociale, sanità pubblica, stop all’invio di armi in Ucraina e riconoscimento della Palestina. E possibilmente, nelle intenzioni di Fratoianni e Bonelli, rubare voti ai grillini. Proprio per questo nelle liste di Avs potrebbe arrivare presto un altro ex Pd, ovvero Massimiliano Smeriglio. www.open.online

     

  • Assente Matteo Salvini ieri, mentre la maggioranza di centrodestra gli garantiva il “no” alla sfiducia, assente Daniela Santanchè oggi, quando tocca alla ministra del Turismo salvarsi dalla mozione presentata dal Movimento 5 stelle.
Il 4 aprile, la Camera dei Deputati deve decidere se, come si legge nel testo, le inchieste giornalistiche e giudiziarie «minano fortemente la credibilità della ministra e pongono un grave pregiudizio sulle sue capacità di svolgere le delicate funzioni alle quali è chiamata, nonché sull’opportunità della sua permanenza a ricoprire una carica governativa di primo piano». L’Aula, intorno a mezzogiorno, conclude le operazioni di voto nominale. La ministra Santanchè è salva: 213 voti contrari alla sfiducia, su 334 votanti. I favorevoli alla mozione sono 121, gli astenuti 3. «Il mio stato d’animo è uguale a quello di ieri, a quello di una settimana fa e a quello di un mese fa. Sono assolutamente tranquilla, sono a fare il mio lavoro anche qua oggi, come ieri e come farò domani. Il Parlamento credo che in una democrazia sia sovrano, il voto mi sembra molto chiaro, per cui sono assolutamente non direi serena, ma molto tranquilla». Lo dichiara la ministra del Turismo, a Napoli per un evento, subito dopo la chiusura della votazione. www.open.online
Tornano a preoccupare le condizioni di salute di Papa Francesco, dopo che il pontefice ha evitato di leggere l’omelia che aveva preparato per la messa delle Palme. Già introducendo i riti della Settimana santa, la voce di Bergoglio era apparsa molto affaticata Alla fine della lettura del Vangelo, il Papa ha preferito restare in silenzio per qualche momento, per passare poi direttamente al Credo. Una decisione che sembra presa al momento dal pontefice, e che ha lasciato spiazzati anche i commentatori di Vatican news che seguivano la celebrazione trasmessa in streaming. In piazza San Pietro sono circa 25mila i fedeli che assistono alla celebrazione. Con Papa Francesco celebrano più di 400 prelati, tra cui 30 cardinali, 25 vescovi e 350 sacerdoti. www.open.online
C‘era tantissima gente, questa mattina, a Baia. Abbiamo parlato del futuro di Bacoli. Ed è stato entusiasmante vedere una sala così piena di entusiasmo e partecipazione. ... E tanto popolo. Perché tanto abbiamo già fatto. Molto. Ma tantissimo c’è ancora da fare. E, per farlo, abbiamo bisogno di tutti coloro che hanno voglia di donarsi a questa terra. Stiamo lavorando ad un progetto civico e riformista. Da Freebacoli, che da 15 anni è presente sul territorio, a tante altre associazioni e movimenti popolari. Passando per i partiti. Il Partito Democratico. Ed altre forze e sostegni che annunceremo nei prossimi giorni. Un campo largo che tenga dentro gioventù ed esperienza, lealtà e giustizia sociale, coraggio e resilienza. ...Oggi continuiamo quel percorso. Ringrazio i tantisismo intervenuti che hanno suggellato una sinergia forte. C’erano la vicepresidente del Consiglio Regionale, Loredana Raia. C’era il capogruppo del Pd in Regione Campania, Mario Casillo. C’era il deputato Massimiliano Manfredi. C’era Lello Topo, componente della direzione nazionale del Pd. C’era il sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi. C’era il sindaco di Quarto, e consigliere della Città Metropolitana di Napoli, Antonio Sabino. C‘era il segretario comunale del Pd, Ciro Mancino, ed il segretario provinciale, Giuseppe Annunziata. In platea, tanti volti noti della politica bacolese, monte, puteolana, flegrea, napoletana e campana. È stato bello abbracciarli tutti. ...Abbiamo bisogno di tutte le vostre energie, di tutto il vostro coraggio, di tutte le vostre conoscenze. Bacoli ha bisogno di ognuno di noi. Insieme, sarà meraviglioso. Facciamo squadra. Josi Gerardo Della Ragione - 03.03.2024

#Osservatorio2024

I sondaggi di Ipsos illustrati oggi da Renato Mannheimer sul Corriere della Sera dicono che Fratelli d’Italia e il Partito Democratico sono in calo, mentre il Movimento 5 Stelle guadagna voti. E Forza Italia e Lega sono testa a testa. Il governo è invece stabile nei consensi al 46%, mentre la premier Giorgia Meloni ha un indice di gradimento del 47%. FdI ha il 28,2% dei voti, il risultato più basso dalle elezioni politiche. La Lega invece è all’8,3%, mentre Forza Italia è al 7,9%. Ma se nel centrodestra ci sono poche gioie, nel centrosinistra è palese l’arretramento del Pd di Elly Schlein. Oggi è stimato al 18,3%, con un meno 1,4% rispetto alla rilevazione precedente. Più Europa cala dello 0,7%, mentre è stabile l’Alleanza Verdi Sinistra. Il M5s di Conte è in crescita dello 0,8% e arriva al 17%. Tallona così il Pd. Nell’area centrista si registra il sorpasso di Italia Viva (3,6%) su Azione (3,3%). Più Europa, Avs, Iv e il partito di Calenda viaggiano sotto la soglia del 4%, ovvero lo sbarramento delle elezioni europee. www.open.online
#Osservatorio2023
Nella calda e appassionata terra sarda, il calcio ha sempre rappresentato un’arte, una passione e uno stile di vita. Oggi, questa passione e dedizione verso il calcio e l’umanità stessa si sono uniti in un atto straordinario e sentito. L’acclamato artista Fernando Alfonso Mangone ha donato un ritratto unico al leggendario allenatore Claudio Ranieri. Un’opera che rientra nel più ampio progetto dedicato ai campioni del calcio, sviluppato dal Maestro Mangone, che a breve si tradurrà in un libro edito da Mondadori. Un atto di profondo affetto, però, che va ben oltre il semplice gesto artistico, e che riflette il legame indissolubile tra l’arte e lo sport, la dedizione e l’ispirazione.
A 72 anni, Claudio Ranieri è un vero “giramondo” del calcio, con un curriculum che parla da sé. Dalle numerose panchine importanti in Italia, compreso il Napoli, alla sua esperienza in Spagna con il Valencia e l’Atletico Madrid, fino a un capolavoro senza precedenti: la conquista dello scudetto con il Leicester City in Premier League. Claudio Ranieri è stato, ed è ancora, un faro del calcio internazionale, il cui contributo al mondo dello sport è incalcolabile. Fernando Alfonso Mangone, noto per la sua abilità nell’incarnare l’anima delle sue opere d’arte, ha voluto catturare la forza, la passione e l’umanità di Claudio Ranieri. Quest’opera d’arte sarà un costante promemoria dell’impegno e del contributo di Ranieri al mondo del calcio e alla comunità sportiva in generale. “Il mio desiderio è celebrare un grande uomo, un allenatore leggendario e un esempio di sportività e rispetto per tutti coloro che condividono la passione per il calcio, quello vero, sano. È un omaggio al calcio italiano e a tutti i cuori che battono per il Cagliari e oltre. In questo ritratto ho provato a catturare l’essenza di Claudio Ranieri, e ora quest’opera è destinata a ispirare e unire la grandezza umana che ciò rappresenta. Tuttavia, la grandezza di Claudio Ranieri non si misura solo in termini di successo calcistico. La sua caratura morale e sportiva è una pietra miliare nella storia del calcio. Un esempio indelebile si è manifestato nella gara decisiva al San Nicola, quando, dopo una straordinaria vittoria, ha fatto un appello toccante alla tifoseria affinché applaudisse la squadra avversaria. Questo gesto dimostra la nobiltà d’animo e il rispetto che l’allenatore ha sempre mostrato verso il calcio, i giocatori, e i tifosi”, afferma il pittore salernitano originario di Altavilla Silentina, Fernando Alfonso Mangone. Un gioco di specchi, perchè più volte l’arte di Mangone ha incrociato la vis sportiva di Ranieri. Entrambi, espressione del genio italiano amato all’estero: entrambi globetrotter in giro per il mondo, alla ricerca della perfezione e per mettersi in gioco in nuove sfide alla scoperta di nuove culture. E poi il 1977, data iconica: “Ranieri giocava nel Catanzaro ed io ero lì al primo anno di Accademia delle Belle Arti, prima di trasferirmi a Firenze. Andavo sempre allo stadio, mia grande passione, a vedere le partite del Cagliari di Ranieri. Mi riporta alla mia adolescenza, di giovani inquieto che desidera fare arte”. La consegna è avvenuta al ritiro del Cagliari a Salerno insieme alla Fondazione Fioravante Polito, che porta avanti da anni la campagna per l’introduzione del Passaporto ematico nel mondo dello sport per scoprire eventuali malattie in età adolescenziale.
  • La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui. Lo ringrazio per gli anni splendidi che abbiamo trascorso insieme, per le difficoltà che abbiamo attraversato, e per avermi regalato la cosa più importante della mia vita, che è nostra figlia Ginevra. giorgiameloni 

  • Al via l’edizione napoletana de LA NOTIZIA, quotidiano nazionale giunto all’undicesimo anno di pubblicazione, che da domani 10 ottobre sarà sia in edicola che on line al link https://www.lanotiziagiornale.it/ .
    LA NOTIZIA – edizione NAPOLI – rappresenta una nuova realtà editoriale, dedicata con due pagine al giorno alla città, con una particolare attenzione ai quartieri napoletani, oltre ad una pagina nazionale della cultura. 
    LA NOTIZIA, diretto da Gaetano Pedullà, si avvale a Napoli di una giovane redazione composta dai collaboratori  Taisia Raio, Antonio Sabbatino e Giuseppe Manzo che la coordina e dalla firma di Luigi de Magistris che ogni giorno pubblicherà il corsivo“ Senza censura “.
    “Sono molto soddisfatto per questa nuova presenza de La Notizia nelle edicole di Napoli, che testimonia più di qualunque altra cosa lo spirito con cui facciamo informazione, sempre fuori dal coro.” ha affermato il direttore Gaetano Pedullà.
    “Darò il mio contributo culturale quotidiano per uno spazio di informazione libera ed autonoma, in cui i fatti non vengano nascosti. Prima deve esserci la notizia e poi il confronto di opinioni, senza alcun conformismo o pregiudizio.”  È il commento di Luigi de Magistris
  • La corsa degli stipendi dei sindaci: 14 mila euro lordi mensili per i primi cittadini delle città metropolitane Per un termine di paragone, basti sapere che l’indennità del presidente della Repubblica oggi equivale a 18.400 euro lordi al mese spalmati su 13 mensilità. La differenza con il primo cittadino di Milano, Napoli o Roma sarà di 4.600 euro. Il Messaggero spiega oggi che nel caso di Roberto Gualtieri e Giuseppe Sala la paga è praticamente raddoppiata. Nel 2021 l’indennità arrivava a 7 mila euro lordi mensili. Lo stipendio mensile lordo del sindaco di una città metropolitana è quindi cresciuto 10.070 euro lordi nel 2022. E ha toccato quota 11.629 nel 2023. Ora il nuovo scatto di altri 2.200 euro nel 2024. Va bene anche ai primi cittadini delle città capoluogo, dove un sindaco fino a due anni fa prendeva 5.205 euro lordi. Da gennaio riceverà 11.040 euro lordi al mese. A Viterbo invece si passa da 4.508 a 9.660 euro. Così come a Rieti, che ha meno di 50 mila abitanti. Nei comuni da 30 a 50 mila abitanti i sindaci intascheranno 1.700 euro in più al mese. Ovvero 4.830 euro invece di 3.100.
    Quanto ci costano
    Nei comuni con 5-10 mila abitanti lo stipendio medio mensile sarà di 4.000 euro. Per quelli con tremila l’indennità di funzione salirà a 2.208 euro. Gli aggiornamenti dipendono dall’aggiornamento dei livelli. Quelli del 2021 corrispondevano ai livelli fissati nel 2000 e poi tagliati nel 2006. In questi anni erano state aumentate solo quelle dei sindaci dei comuni al di sotto dei tremila abitanti. Quanto costerà il tutto? La legge di bilancio ha previsto uno stanziamento di 100 milioni nel 2022, 150 nel 2023 e 220 nel 2024.
  • Sempre a caccia di unità e di uno spazio elettorale, i centristi campani ancora una volta mostrano idee diverse per le prospettive future. Da un lato la necessità di stare insieme, dall'altro la disillusione per i tanti progetti naufragati. E così anche l'annuncio di Matteo Renzi di volersi candidare alle prossime elezioni europee con il nuovo brand Il Centro raccoglie reazioni diverse. Chi sicuramente è entusiasta è Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e portavoce nazionale di Italia Viva. «Ci auguriamo l'adesione al progetto di tutti coloro che si sentono moderati ma non hanno ancora trovato un luogo in cui sviluppare le proprie idee. Per le elezioni europee è fondamentale costruire un'alternativa credibile a destra e sinistra». Eppure al momento nel mondo centrista, non si trovano grandi adesioni al progetto. Ma Buonajuto, che in questi giorni è a Palermo per la manifestazione «Meritare l'Europa», l'edizione 2023 della scuola di politica di Italia Viva, tira dritto: «Il nostro è un progetto che deve intercettare i giovani che si sentono orfani della politica piuttosto che i leader di partito». Chi sicuramente non seguirà Renzi sono gli ex alleati di Azione. Il numero uno campano del partito di Carlo Calenda, Giuseppe Sommese parla chiaramente di «minestra riscaldata» rispetto al progetto di Renzi. Anzi, per il consigliere regionale campano sarà proprio Azione il polo attrattivo dei centristi: «Siamo molto fiduciosi per le prossime europee. Lavoriamo da due anni per essere il centro attrattivo di tutti i moderati parlando di temi concreti e fissando l'agenda per il Paese e per i territori piuttosto che di soli accordi politica. Siamo noi il riferimento dei centristi». 

  • A Udine basta il pareggio, Napoli è campione d’Italia: la festa Scudetto può partire
    Bastava un punto al Napoli per conquistare matematicamente lo Scudetto e quel punto è arrivato con il pareggio contro l’Udinese, in campo avversario ma con uno stadio quasi completamente colorato di azzurro. Finisce 1-1 alla Dacia Arena, mentre il Maradona di Napoli è una bolgia con i 50mila che hanno seguito la partita sui maxischermi. L’attesa è finita con il pareggio che regala alla squadra di Luciano Spalletti il terzo Scudetto della sua storia, un trofeo che mancava in città da ben 33 anni

  • Comune di Pescasseroli - celebriamo la giornata mondiale della terra

  • «Puoi essere sensibile e gentile, e allo stesso tempo una leader». La lezione di Jacinda Ardern nel discorso di addio al Parlamento - 
    Standing ovation, abbracci, cori Maori. Sipario chiuso. L’ultimo atto politico di Jacinda Ardern è andato in scena al parlamento neozelandese. Il monologo emozionante, che ha tutte le carte in regola per essere una vera lezione, recita così: «Si può essere ansiosi, sensibili, gentili, essere una madre, oppure no, un nerd, uno che piange, uno che abbraccia, si può essere tutte queste cose insieme e allo stesso tempo essere una leader». Applausi. Un discorso emozionate, sicuramente personale, e nel giorno in cui la leadership femminile ha subito un altro scossone. La leader dei socialdemocratici, Sanna Marin, si dimette; Jacinda Ardern appare per l’ultima volta al New Zealand Parliament, di cui è stata a capo per 5 anni prima di annunciare il ritiro (inaspettato) lo scorso gennaio. «So cosa richiede questo lavoro e so che non ho più abbastanza energie per rendergli giustizia», erano state le sue parole, provocando fin da subito illazioni da pare dei vertici politici sul fatto che abusi e minacce potessero aver contribuito al suo addio dalla politica.
  • Si apprende che Matteo Renzi dovrebbe sostituire Piero Sansonetti alla direzione de Il Riformista. La domanda che in molti si pongono è se un senatore della Repubblica in carica possa o meno dirigere una testata giornalistica e con quali conseguenze, soprattutto se non risulta nemmeno iscritto all’albo dei giornalisti. Considerando il primo punto, non sarebbe neanche la prima volta che un parlamentare ricopre il ruolo di “direttore” all’interno di una testata giornalistica: Renzi cita il caso di Sergio Mattarella a Il Popolo, ma ricordiamo anche un Walter Veltroni a l’Unità nel 1992. Walter Veltroni venne eletto parlamentare della Repubblica italiana nel 1987 per due legislature di seguito (X e XI) diventando nel mentre direttore de l’Unità subentrando a Renzo Foa. Era il 1992, come ricorda un articolo dell’epoca de la Repubblica riportando le perplessità di una parte della redazione e dei vertici della testata che preferivano un direttore non politico. Tra questi c’era anche Piero Sansonetti, all’epoca vicedirettore, che durante la conferenza stampa di oggi ha presentato l’arrivo di Matteo Renzi a Il Riformista.
  • Così come Mina ama la musica, sua figlia Benedetta Mazzini sembra amare i viaggi e l’avventura: lo testimonia l’ultimo video caricato sul suo profilo Instagram, @therealbenedettamazzini. L’influencer non solo va incontro senza paura a un enorme lupo, ma lo coccola come fosse un cane domestico, lasciandoli anche leccare la sua faccia. È lei poi a raccontare i dettagli di quell’incredibile incontro, avvenuto al Wolf Lodge, il parco faunistico più a nord del mondo: «Situato molto più a nord del circolo polare artico in Norvegia, è circondato da natura incontaminata che si estende a perdita d’occhio. Qui i vostri sogni diventeranno realtà incontrando un branco di lupi semi abituati all’essere umano». «La maniera – prosegue – più intensa ed emozionante per conoscere questi meravigliosi e nobili animali ed imparare e capire a quali pericoli sono sottoposti per via del conflitto uomo/animale, specialmente in Norvegia e in Scandinavia».
  • Il campanello d’allarme è stato il classico dolore al petto. Papa Francesco l’ha avvertito nella mattinata di ieri. A provocarlo un problema cardio-respiratorio. Da qui il ricovero e la versione dei “controlli programmati” per tranquillizzare tutti. Il malore avvertito da Jorge Mario Bergoglio è arrivato dopo l’udienza generale e il giro sulla Papamobile con cinque bambini. È apparso tranquillo e sereno. Ma chi lo conosce bene lo ha visto «affaticato» quando è stato sollevato dalla carrozzina per salire sull’auto e tornare nella sua residenza a Casa Santa Marta. Qui le testimonianze si fanno confuse, e c’è chi parla di «dolore al petto» e chi di «fibrillazione atriale».continua

  • La storia di Camilla Di Pace, la 31enne non vedente rimasta senza casa: «Non vogliono il mio cane guida» -
    Non le rinnovano il contratto perché non vogliono accogliere il suo cane guida. Succede a Camilla Di Pace, ha 31 anni, è ipovedente e vive a Bologna in un appartamento in affitto, ma in fase di rinnovo dello stesso è stata allontanata dopo aver fatto presente ai proprietari che da settembre avrà con lei un labrador di supporto. I proprietari dell’abitazione non vogliono animali e non fanno eccezione neanche ai cani guida. «Mi resta meno di un mese per trovare una nuova casa. La proprietaria non mi ha sfrattato ma io lì col cane non ci posso stare», ha dichiarato la 31enne, secondo quanto riferisce Repubblica. Ma non uno. Camilla si è trovata di fronte a una serie di no. Si è rivolta a diverse agenzie, ma in gran parte dei casi si sentiva dire che non era ammessa la presenza di un cane. Le motivazioni che si è sentita dire sono: «I cani sporcano», «se abbaia disturba i vicini» e «ci possono essere persone allergiche». continua
  • Chi è Mario Sechi, il nuovo portavoce della premier Giorgia Meloni - 
    Dopo aver studiato giornalismo alla Luiss di Roma, Sechi ha intrapreso la carriera giornalistica nel 1992 all’Indipendente. Ha lavorato poi per molti anni al Giornale, diventandone in breve caporedattore e poi, dal 2001, vicedirettore. Nel mezzo, la sua prima direzione nella “sua” Sardegna, all’Unione Sarda. Dal 2007 al 2009 è stato vicedirettore di Panorama, quindi di Libero. Nel 2010 ha assunto quindi la direzione del quotidiano romano Il Tempo. Dal 2013 al 2017 ha scritto per Il Foglio e per Prima Comunicazione, prima di dedicarsi alla fondazione del progetto editoriale List. Dal 2017 ha assunto la direzione di WE – World Energy, trimestrale del gruppo Eni dedicato alla geopolitica dell’energia. Il 1° luglio 2019 era iniziata infine la sua ultima avventura professionale prima della chiamata al fianco di Giorgia Meloni, con la direzione dell’Agi. Sechi ha all’attivo anche una breve (tentata) parentesi politica: nel 2013 si candidò infatti al Senato nella lista del movimento politico lanciato allora dal premier uscente Mario Monti: ma il mancato raggiungimento della soglia di sbarramento in Sardegna da parte della lista ne pregiudicò l’approdo in Parlamento.
  • Elly Schlein, la nuova segretaria del Pd: chi è la 37enne che si candida da anti-Meloni - 
    open.online - Da europarlamentare si è occupata prevalentemente di immigrazione, è stata relatrice dei Socialisti europei alla riforma del regolamento di Dublino per modificare le norme europee sul diritto di asilo. L’impegno a Strasburgo non ha portato per lei particolari incarichi nel partito all’epoca guidato dal segretario Matteo Renzi. Nel 2015 lascia il Pd per aderire a Possibile di Civati. Quattro anni dopo ha tentato di costruire una lista unitaria di sinistra, ma alla fine scelte di non candidarsi, né di accettare l’offerta dell’allora segretario del Pd Nicola Zingaretti di riproporsi per il Parlamento europeo col partito che aveva lasciato da tempo. Dopo le Europee, Schlein ci ha riprovato con una lista per le elezioni Regionali chiamata “Coraggiosa”, che ottenne appena il 3,77%. Lei però risulta la candidata con il maggior consenso, ottenendo poi la nomina da Bonaccini, che si era confermato per il secondo mandato da governatore, un posto da vice in giunta con le deleghe al Welfare e alle politiche per il clima. Il ritorno graduale nel Pd arriva con la candidatura da indipendente alla Camera, in posizione di capolista in un collegio plurinominale in Emilia-Romagna. Eletta a Montecitorio, si dimette dalla giunta regionale.
  • «Sono la prima di tre fratelli, devo tutto ai miei genitori che mi hanno permesso di vivere un’infanzia felice, sogno di diventare madre e sono certa che nessun genitore sia felice che propria figlia viva lontana dal suo amore e dal suo sguardo», dice l’atleta ringraziando i genitori per averle permesso di inseguire il suo sogno lontano da casa. «Perché mi sento diversa? Perché vivo questa cosa come se fosse una colpa? Perché ogni volta mi sono punita dando una versione sbagliata di me stessa?», ragiona l’atleta, con la voce emozionata, «con il tempo ho capito che questa diversità è la mia unicità. E la risposta è perché io sono io». La pallavolista parla anche della sua carriera sportiva, delle polemiche che sempre la accompagnano e dell’importanza di non vivere la sconfitta come un fallimento. «Le critiche non sono mai mancate e mai mancheranno: alcune sono costruttive, altre gratuite e la maggior parte dei veri e propri macigni», aggiunge Egonu, «sono stata accusata di vittimismo, di drammatizzare e di non aver rispetto per il mio paese: solo per aver mostrato le mie debolezze e le mie paure». E poi conclude: «Amo l’Italia, vesto con orgoglio la maglia azzurra che per me è la più bella del mondo. In questo paese ripongo tutte le mie speranze nel domani».

  • Dalla marcia mondiale alle notti tra i clochard: così Giuliana Salce aiuta gli invisibili di Roma -
    Giuliana Salce è un’ex campionessa di marcia italiana, e nella sua carriera di sportiva ha inanellato medaglie e record mondiali. Ma il suo valore, così come il suo impegno, vanno ben oltre la pista: attualmente volontaria e presidente regionale dell’associazione Ecoitaliasolidale, Giuliana si prodiga quotidianamente nell’aiuto ai più deboli, dai profughi ai senzatetto. In situazioni di difficoltà e fragilità, specialmente in inverno. Così Giuliana e Piergiorgi Benvenuti, presidente di Ecoitaliasolidale, hanno deciso di passare molte di queste serate con loro, e persino qualche notte. La loro storia è raccontata da Il Messaggero. Da Piazzale Magellano ad Ostia, a Testaccio fino agli ingressi delle Poste di Piramide, hanno conosciuto le storie di molti «invisibili», e adesso fanno loro da megafono....
    Non sono gli unici senzatetto che hanno avuto modo di conoscere. «Per le strade viveva anche una professoressa di Milano, finita per strada a Roma per varie vicissitudini famigliari. Parlava con un italiano molto forbito, tanto da non sembrare una di loro. Ci disse che viveva dentro una roulotte dalle parti dell’ex mattatoio a Testaccio». E ancora: «C’era un ragazzo al “curvone” ad Ostia. Tra le lacrime mi disse che a soli 22 anni il suo amico si era impiccato, a pochi giorni dal suo compleanno. Era completamente disperato, pur non avendo nulla ci tenne a regalarmi un libro». La testimonianza si conclude con un messaggio finale: «Questi sono i clochard. Ricordiamocene quando li vediamo, non li allontaniamo».
  • Il pane perduto - Edith Bruck Per non dimenticare e per non far dimenticare, Edith Bruck, a sessant’anni dal suo primo libro, sorvola sulle ali della memoria eterna i propri passi, scalza e felice con poco come durante l’infanzia, con zoccoli di legno per le quattro stagioni, sul suolo della Polonia di Auschwitz e nella Germania seminata di campi di concentramento. Miracolosamente sopravvissuta con il sostegno della sorella più grande Judit, ricomincia l’odissea. Il tentativo di vivere, ma dove, come, con chi? Dietro di sé vite bruciate, comprese quelle dei genitori, davanti a sé macerie reali ed emotive. Il mondo le appare estraneo, l’accoglienza e l’ascolto pari a zero, e decide di fuggire verso un altrove. Che fare con la propria salvezza?
    Bruck racconta la sensazione di estraneità rispetto ai suoi stessi familiari che non hanno fatto esperienza del lager, il tentativo di insediarsi in Israele e lì di inventarsi una vita tutta nuova, le fughe, le tournée in giro per l’Europa al seguito di un corpo di ballo composto di esuli, l’approdo in Italia e la direzione di un centro estetico frequentato dalla Roma bene degli anni Cinquanta. Infine l’incontro fondamentale con il compagno di una vita, il poeta e regista Nelo Risi, un sodalizio artistico e sentimentale che durerà oltre sessant’anni.
    Fino a giungere all’oggi, a una serie di riflessioni preziosissime sui pericoli dell’attuale ondata xenofoba, e a una spiazzante lettera finale a Dio, in cui Bruck mostra senza reticenze i suoi dubbi, le sue speranze e il suo desiderio ancora intatto di tramandare alle generazioni future un capitolo di storia del Novecento da raccontare ancora e ancora. Edith Bruck, di origine ungherese, è nata nel 1931 in una povera, numerosa famiglia ebrea. Nel 1944, poco più che bambina, il suo primo viaggio la porta nel ghetto del capoluogo e di lì ad Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen. Sopravvissuta alla deportazione, dopo anni di pellegrinaggio approda definitivamente in Italia, adottandone la lingua. Nel 1959 esce il suo primo libro Chi ti ama così, un’autobiografia che ha per tappe l’infanzia in riva al Tibisco e la Germania dei lager. Nel 1962 pubblica il volume di racconti Andremo in città, da cui il marito Nelo Risi trae l’omonimo film. È autrice di poesia e di romanzi come Le sacre nozze (1969), Lettera alla madre (1988), Nuda proprietà (1993), Quanta stella c’è nel cielo (2009, trasposto nel film di Roberto Faenza Anita B.), e ancora Privato (2010), La donna dal cappotto verde (2012). Presso La nave di Teseo sono usciti La rondine sul termosifone (2017), Ti lascio dormire (2019), Il pane perduto e Tempi (2021) Nelle sue opere ha reso testimonianza dell’evento nero del XX secolo. Nella sua lunga carriera ha ricevuto diversi premi letterari ed è stata tradotta in svariate lingue. È traduttrice tra gli altri di Attila József e Miklós Radnóti. Ha sceneggiato e diretto tre film e svolto attività teatrale, televisiva e giornalistica.
  • La bidella «pendolare Napoli-Milano»:«Costano meno due treni al giorno di un affitto» - open.online - 
    Ogni mattina presto, alle 5 in punto, Giuseppina Giuliano, 29 anni, prende il treno che dalla stazione di Napoli la porta a Milano. Scesa dal Frecciarossa arriva al liceo artistico Boccioni, a due passi dai grattacieli di Citylife, dove dalle 10.30 alle 17 lavora come operatrice scolastica. Finito il turno, la bidella si rimette in viaggio sul treno delle 18.20 per tornare nella sua casa di Napoli. Una routine che ha lasciato basiti molti ma che la donna, entrata di ruolo a settembre, spiega come una scelta razionale fatta per risparmiare. «Ho provato a cercare una casa che non costasse troppo, considerando che il mio stipendio mensile è di 1.165 euro», ha raccontato al Giorno, «ma mi sono resa conto che ormai a Milano è più facile trovare un ago in un pagliaio». A Napoli la 29enne vive con i genitori e sua nonna. «Questo mi permette di non avere ulteriori spese oltre a quelle del treno e per questo», spiega, definendosi «molto fortunata». La sveglia di Giuseppina Giuliano suona alle 4 del mattino, quando la giovane si alza per raggiungere la stazione, a circa mezz’ora da casa. Ogni giorno, dal lunedì al sabato, c’è il treno delle 5 che l’aspetta per portarla fino a Milano: «Accumulando punti con i viaggi che faccio e prendendo i biglietti con tanto anticipo il treno mi costa poco, circa 400 euro al mese», continua la ragazza: «molto meno di una stanza in condivisione a Milano». La collaboratrice scolastica è contenta così, anche se in fondo sembra non aver perso del tutto le speranze: «Continuo a cercare una sistemazione qui», spiega al quotidiano milanese, «a scuola mi stanno aiutando tutti e questo mi riempie di gioia perché non mi sento abbandonata. Ma devo dire che mi sono anche un po’ demoralizzata per non essere ancora riuscita a trovare una sistemazione comoda e a un prezzo accettabile». Entrata di ruolo da ormai quattro mesi la 29enne ha una sola certezza: «Non posso assolutamente perdere l’opportunità di questo lavoro. Quindi, fino a quando non troverò qualcosa di adatto alle mie possibilità, andrò avanti così».
  • Attacco a Dnipro, seduta sulle macerie a metri di altezza: il salvataggio di una giovane intrappolata nel condominio colpito - open.online -
Arrivano da Dnipro, in Ucraina, le immagini del salvataggio di una ragazza di 23 anni intrappolata tra le macerie del condominio colpito poche ore fa da un raid russo. Il canale Telegram di Ukrainska Pravda mostra gli attimi in cui la donna viene prelevata dal cumulo di calcinacci e detriti, tra il 6° e il 7° piano di quella che un tempo era la sua casa. Seduta tra le macerie, accanto a lei una vasca da bagno, la 23enne ritrovata seminuda è stata aiutata a scendere la lunga scala dei soccorsi e a mettersi in salvo. Secondo quanto riportato dal media locale lo scorso settembre aveva perso il suo compagno in guerra. in Secondo quanto riferito dal bollettino del governatore di Dnipropetrovsk, Valentin Reznichenko, il raid ha provocato finora «almeno 9 morti tra cui una 15 enne». Il bilancio dei feriti invece è salito nelle ore a 64, «di cui 59 ricoverati in ospedale». Attraverso il canale Telegram del media ucraino Hromadske, il fotografo Arsen Dzodzaev continua a documentare la ricerca senza sosta anche al buio. «A Dnipro si continuano a smantellare le macerie di una casa colpita da un missile russo. I residenti locali stanno aiutando i soccorritori a rimuovere i detriti. Ci sono persone rimaste ai piani superiori dell’edificio, stanno accendendo torce per far capire dove si trovano», spiega. Da The Kyiv Independent arriva un video pubblicato dalllo stesso governatore dell’oblast di Dnipropetrovsk, Reznichenko: nel buio della sera i civili aiutano i soccorritori a ripulire le macerie nel luogo dell’attacco russo al condominio.

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