sabato 8 novembre 2025

Cortina d'Ampezzo | La pista olimpica Eugenio Monti

La pista olimpica Eugenio Monti è un tracciato per bob, slittino e skeleton situato a Cortina d'Ampezzo, in Italia. Il percorso, che si snoda lungo la pendice orientale del Col Druscié, è stato la sede delle gare di bob dei VII Giochi olimpici invernali nel 1956 e sarà il luogo dove si svolgeranno le prove del bob, dello slittino e dello skeleton dei XXV Giochi olimpici invernali nel 2026; è stato inoltre utilizzato come set cinematografico del film Solo per i tuoi occhi del 1981, con Roger Moore nei panni di James Bond.
La pista, precedentemente nota come pista di bob di Cortina o pista olimpica di Cortina, nel 2004 venne intitolata alla memoria di Eugenio Monti (che tra il 1956 e il 1968 nel bob vinse sei medaglie olimpiche e dieci mondiali) ed è stata oggetto di diverse ristrutturazioni nel corso degli anni per adeguarsi ai requisiti di sicurezza richiesti dalle federazioni internazionali.
La pratica del bob a Cortina d'Ampezzo fu introdotta nell'inverno del 1905, quando si scendeva con veicoli rudimentali sulla neve caduta lungo la strada delle Dolomiti tra Pocol e Cortina. Nel 1911 si cercò di costruire una pista artificiale per il bob lunga qualche centinaio di metri nel centro di Cortina, ma senza successo per mancanza di mezzi; nel 1923 fu costruita una nuova pista di 1200 metri di lunghezza, lungo la parte inferiore del versante est del Col Druscié, tra le località Cadelverzo, Sopiazes e Ronco che andava a terminare sulla strada dolomitica: l'impianto, ideato da Federico Terschak e progettato dall’ingegner Giacobbi, era molto innovativo per l'epoca, in quanto dotato di speciali tubazioni idriche interrate e ricoperte di erba per consentire il congelamento della pista in inverno.
La pista fece il suo debutto internazionale nel 1928 con i primi campionati mondiali universitari degli sport invernali, evento voluto dalla confederazione internazionale degli studenti (precursore dei Giochi mondiali universitari invernali organizzati dalla federazione internazionale sport universitari).
Col finanziamento da parte dell'Azienda Soggiorno e Turismo di Cortina e del comitato olimpico nazionale italiano la struttura venne ricostruita nel 1936, per rispondere ai nuovi standard sportivi, come già avvenuto per la pista di Sankt Moritz ed in quella di Garmisch-Partenkirchen; in particolare l'arrivo della pista scese fino alla riva del fiume Boite, in questo modo la lunghezza del tracciato venne estesa a 1500 metri, con 15 curve e un dislivello di 152 metri.
Un'altra ristrutturazione della pista avvenne dopo la seconda guerra mondiale nel 1948, ancora a spese del comitato olimpico italiano, in considerazione dell'imminente assegnazione delle Olimpiadi invernali del 1956 in cui Cortina figurava tra le candidate: tutte le curve furono ricostruite e venne edificato il tornante di arrivo, allungando così il tracciato a 1700 metri con 16 curve.
Prima delle prove olimpiche sul tracciato si tennero altre competizioni internazionali quali i campionati mondiali di bob del 1950 e del 1954 (che servirono da prova generale) nonché gli europei di slittino del 1953.  Le gare olimpiche si tennero tra il 27 gennaio ed il 4 febbraio 1956 e, malgrado la penuria di neve e le oltre 900 discese effettuate - inclusi gli allenamenti -, si svolsero regolarmente grazie al continuo lavoro di Federico Terschak e degli addetti alla preparazione della pista, la cui ghiacciatura resistette bene all'usura del passaggio giornaliero di oltre 50 equipaggi, ad eccezione della quarta e conclusiva discesa del bob a quattro in cui gli ultimi partenti furono penalizzati da alcune buche formatesi lungo il percorso; a trionfare furono gli italiani Lamberto Dalla Costa e Giacomo Conti nella prova a due e gli svizzeri Franz Kapus, Gottfried Diener, Robert Alt e Heinrich Angst in quella a quattro.
Quando il comitato organizzatore dei Giochi olimpici invernali di Squaw Valley 1960 decise di non costruire una pista da bob, la federazione internazionale scelse di utilizzare il tracciato cortinese per ospitare i campionati mondiali del 1960, che in quell'anno rimpiazzarono le gare olimpiche di bob non disputate.
  • La pista venne intitolata al bobbista italiano Eugenio Monti nel 2003, appena pochi giorni dopo la sua scomparsa. Soprannominato il rosso volante Monti fu uno tra i più rinomati sportivi italiani ed uno dei più vincenti bobbisti di sempre: in carriera conquistò due medaglie d'oro, due d'argento e due di bronzo in tre Olimpiadi disputate ed ulteriori nove titoli iridati, ma ancora più importante fu l'assegnazione del primo "trofeo mondiale sportività Pierre de Coubertin" che gli venne riconosciuto per aver prestato, durante i Giochi di Innsbruck 1964, un bullone della sua slitta all'equipaggio britannico di Tony Nash e Robin Dixon, suoi diretti avversari per la vittoria, che avevano rotto il proprio e senza il quale si sarebbero dovuti ritirare dalla competizione. Sempre a Cortina, in località Fiames presso il centro sportivo "Antonella De Rigo", è attivo un pistino di spinta per bob e skeleton intitolato al suo storico compagno e cortinese Renzo Alverà.
La pista rimase chiusa ed inutilizzata dal 2008, nonostante nel 2011 si fosse paventata la possibilità di una riapertura, soprattutto dopo che anche l'altra pista italiana, la Cesana Pariol utilizzata per i Giochi olimpici di Torino 2006, venne definitivamente dismessa. Si dovette attendere il 2018, con la candidatura della città veneta, in coabitazione con Milano, ad ospitare le Olimpiadi del 2026 per riprendere seriamente in considerazione il discorso.
Con l'assegnazione dei Giochi a Cortina diverse associazioni ambientaliste locali si dissero contrarie alla ricostruzione della pista e anche la posizione del CIO rimase scettica, in considerazione dell'Olympic Agenda 2020 (approvata nel 2014 e volta a rendere l'organizzazione degli eventi maggiormente sostenibili economicamente), preferendo l'utilizzo di una struttura già esistente ed attiva come quella di Innsbruck o di Schönau am Königssee.
A questo punto l'idea di costruire un nuovo impianto sembrava naufragata e anche il presidente del CONI Giovanni Malagò durante una riunione del comitato olimpico internazionale aveva reso noto che il comitato organizzatore dei Giochi, per le gare di bob, slittino e skeleton, avrebbe individuato una pista già esistente e funzionante in sostituzione di quella pianificata a Cortina; tuttavia, dopo che anche la possibilità di riaprire la pista Cesana Pariol, già usata per le Olimpiadi di Torino 2006, venne bocciata dal CIO, il 18 gennaio 2024.
Il 24 e 25 marzo 2025, vengono effettuati i primi test per la pre-omologazione della pista, che danno esito positivo. https://it.wikipedia.org/wiki/Pista_olimpica_Eugenio_Monti 

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