Giovedì
28 febbraio 2019, alle 10.00,
Nutri-RARE: il
cibo come medicina,
ovvero uno
sguardo nel passato remoto per immaginare il futuro prossimo.
A cura di Marina Melone e Simone Sampaolo
Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Avanzate & Centro
Interuniversitario di Ricerca in Neuroscienze, Università degli Studi della
Campania
con la collaborazione di Giuseppe
Sorrentino ISAFOM-CNR
Associazione
Italiana Adrenoleucodistrofia,
Associazione Leucodistrofie Unite e Malattie Rare
e
Associazione Neurofibromatosi
insieme per parlare di patologie metaboliche,
corretta alimentazione ed integrazione socio-sanitaria
Città della Scienza – Museo interattivo Corporea
Giovedì 28 febbraio si celebrerà
nel mondo la 12° giornata internazionale dedicata alle malattie rare,
organizzata da Eurordis Rare Diseases
Europe, un’alleanza no profit che raggruppa più di 800 associazioni di
pazienti affetti da malattie rare di 70 paesi.
A partire dalle ore 10.00, nel Museo Interattivo
Corporea di Città della Scienza si svolgerà l’incontro scientifico e
divulgativo “Nutri-RARE: il cibo come medicina, ovvero uno sguardo nel passato remoto per immaginare il futuro
prossimo”.
Le
voci del mondo accademico, della scienza e della ricerca saranno quelle di Marina
Melone e Simone Sampaolo del
Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Avanzate & Centro
Interuniversitario di Ricerca in Neuroscienze, Università degli Studi della
Campania Luigi Vanvitelli, e di Giuseppe
Sorrentino del Dipartimento di Scienze Bio-Agroalimentari del Consiglio
Nazionale delle Ricerche (ISAFOM CNR).
L’Associazione Italiana
Adrenoleucodistrofia (AIALD), presieduta da Valentina Fasano, si associa ai ricercatori per affrontare un tema complesso,
al centro della riflessione promossa quest’anno da Eurordis: la interazione tra
assistenza sanitaria e assistenza sociale, per migliorare la
qualità di vita dei pazienti affetti da malattie
rare e dei loro familiari e caregivers.
Si affiancano all’AIALD, l’Associazione
Leucodistrofie Unite e Malattie Rare (AILU), presieduta da Erasmo Di Nucci e l’Associazione Neurofibromatosi (ANFA), nella figura del
vicepresidente Michele Palomba.
Tra
le azioni possibili e le opportunità terapeutiche nella gestione delle Malattie Rare, fondamentali si sono
rivelate le dietoterapie.
“C’è
stata un'esplosione di interesse dei consumatori – spiega Marina Melone - per il ruolo di specifici alimenti o componenti
alimentari fisiologicamente attivi, nel migliorare lo stato di salute, i
cosiddetti alimenti funzionali. Chiaramente,
tutti gli alimenti sono funzionali, in quanto sono dotati di gusto, aroma o
forniscono valore nutritivo.
Nell'ultimo decennio, tuttavia, il termine funzionale così come si applica agli
alimenti, ha adottato una connotazione diversa: quella di fornire un beneficio
fisiologico aggiuntivo oltre a quello di soddisfare i bisogni nutrizionali di base,
e/o di entrare in una dieta con alimenti su misura per i pazienti con malattie
rare”.
Ad ospitare l’evento è il Museo Corporea di Città della Scienza, science centre partenopeo di rilievo
internazionale, un luogo che ha come mission
fondante la divulgazione della scienza, con uno sguardo particolarmente rivolto
ai giovani e giovanissimi. Qui, attraverso laboratori didattici, sarà possibile
comprendere perché il principio "Che
il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo", sposato da
Ippocrate quasi 2.500 anni fa, sta ora
ricevendo così tanta attenzione da
parte dei ricercatori e delle industrie farmaceutiche.
Infatti,
“queste dietoterapie – continuano Marina
Melone, Simone Sampaolo e Giuseppe
Sorrentino – non sono qualcosa di pronto all'uso come i biscotti senza
glutine o lo yogurt a basso contenuto di grassi, ma sono un complesso ‘cibo medico’, risultato di una ricerca avanzata multidisciplinare”.
Ad
animare la mattinata di festa a Città
della Scienza, si svilupperanno inoltre i laboratori “SHOW YOU RARE
Mostra che ci sei a fianco di chi è raro”, con la partecipazione creativa
del pittore Sergio Spataro.
Così un
pubblico “di passaggio”, sarà libero di incantarsi o sarà guidato a partecipare
dagli studenti dell’Istituto
Professionale di Stato per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera- G.
Rossini di Napoli.

“L’intento
– dicono Valentina Fasano, Erasmo di Nucci e Michele Palomba – è quello
di coinvolgere giovani e meno giovani
visitatori, perché, nutrendo un processo
di consapevolezza, sappiano riconoscere
e ribaltare le resistenze psicologiche e
culturali nei confronti di chi è in difficoltà e sviluppare una reale cultura dell’integrazione così da dare
un senso all' impegno collettivo”.
Per maggiori informazioni:
Ufficio stampa: Dott.ssa Tania Sabatino Ph.
3205741842
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