È un'Italia che corre fortissimo agli Europei under 20 di Boras, in Svezia: ancora due podi dalla velocità dopo gli ori nei 100 metri. Edoardo Scotti è il nuovo campione europeo dei 400 con 45.85 davanti allo spagnolo Bernart Erta (46.24) e allo svizzero Ricky Petrucciani (46.34). Nei 200 il brianzolo Mattia Donola è terzo a sorpresa in 21.18 (-1.2), battendo al fotofinish nella volata per il bronzo l’irlandese Aaron Sexton, con il successo all’olandese Onyema Adigida (21.08) davanti al tedesco Elias Goer (21.16). In una giornata meravigliosa che porta in dote anche il record italiano di Dario Dester nel decathlon (quinto con 7589) e la quarta piazza di Eloisa Coiro negli 800 metri,
Tre ori in tre anni. Edoardo Scotti la abbraccia oggi a Boras su una pista che è sempre più magica, è lo Scotti più Scotti che ci sia, quello dei finali da brivido. Vince di potenza, addirittura di prepotenza, libera tutti i cavalli del suo motore strepitoso nei cinquanta metri conclusivi dopo una prima parte più controllata, e la concorrenza non può che guardarlo da lontano.
“Penso di avere corso bene - le parole di Edoardo Scotti - negli ultimi metri ero preso dall’emozione, dall’ansia, quasi perdevo i passi. Il tempo è molto bello, quasi come lo scorso anno (45.84 a Tampere 2018, ndr) anche se speravo fosse un centesimo in meno per ritoccare il record italiano. Ma non finirà così l’anno, riproverò a migliorarlo, forse già dagli Assoluti di Bressanone. Siamo la nazionale giovanile più bella mai vista ed essere capitano è un’emozione unica, un gruppo fantastico ed è tutto bellissimo. Ringrazio per questo il mio allenatore e la mia famiglia. La stagione sarà lunghissima, se tutto andrà bene ci saranno anche i Mondiali di Doha.”.

La medaglia più inattesa. Sì, che Mattia Donola (con l’accento sulla prima O) fosse cresciuto era scritto nei numeri (21.01 ai Tricolori di Rieti) ma che potesse stupire tutti fino a questo punto, non era in preventivo. “Cosa ho combinato? Non lo so, so soltanto che volevo uscire forte dalla curva, non l’ho fatta bene come in semifinale, però nel rettilineo ho cercato di stare più morbido possibile - le parole del bronzo europeo della Pro Sesto Atletica, che per un periodo è stato guidato da Salvino Tortu, e quindi compagno di allenamento di Filippo - Ho fatto soltanto due trasferte indoor con la maglia azzurra, ho sondato un po’ il terreno, questo è il mio primo europeo e sono già a medaglia. Ringrazio il mio allenatore Roberto Bonomi, saluto Ivet Lalova e Simone Collio che mi hanno aiutato. Quest’anno è stata parecchio dura allenarsi, vista la distanza tra casa mia e Rieti, la città del 'prof', ma i risultati si vedono. Questo bronzo dà tante conferme e mi spinge a continuare con l’atletica”
http://www.fidal.it
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