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Knut Knudsen durante il Giro d’Italia 1979 – da bikeraceinfo.com |
Knut Knudsen (Levanger, 12 ottobre 1950) è un ex ciclista su strada e pistard norvegese vincitore di sei tappe al Giro d'Italia.
Vinse la medaglia d'oro nell'inseguimento individuale ai Giochi olimpici 1972, e gareggiò quindi nel professionismo dal 1974 al 1981. Specialista nelle prove su pista e in quelle a cronometro su strada, viene ritenuto uno dei più grandi interpreti delle corse contro il tempo della storia. In carriera vinse 49 corse, tra cui sei tappe del Giro d'Italia (5 a cronometro), vestendo per tre giorni la maglia rosa di leader della generale al Giro. Altre affermazioni furono il Giro di Sardegna 1978 e il Giro del Trentino 1979.
Nel 1975 vince a Fiorano la prima tappa del Giro battendo allo sprint Van Linden, Poppe, Sercu e Gavazzi (hai detto poco!), vestendo per due giorni la maglia rosa prima di cederla nell’ascesa a Prati di Tivo a Battaglin. L’anno successivo vince una tappa al Giro di Romandia e la cronostaffetta, disputata a Martinsicuro negli Abruzzi, per tornare poi protagonista sulle strade della Corsa rosa nel 1977, trionfando nella frazione a cronometro di Pisa, dove infligge significativi distacchi a Moser e a Michel Pollentier che poi quel Giro se lo metterà in tasca. Nel 1978 Knudsen passa alla Bianchi e il sodalizio si rivela subito vincente con il trionfo al Giro di Sardegna (era già giunto 3° nel 1975), al Trofeo Laigueglia, al Giro della Provincia di Reggio Calabria e al Trofeo Baracchi in coppia con Schuiten.
Il norvegese è ormai ospite fisso nelle posizioni che contano delle classifiche, addivenuto com’è a piena maturazione atletica e tecnica, e la stagione 1979, seppur segnata dalla sfortuna, conferma appieno i suoi progressi. Dopo aver chiuso la Milano-Sanremo in terza posizione, lanciandosi in volata per venir anticipato da due draghi dello sprint come De Vlaeminck e Saronni, vince infine la Tirreno-Adriatico (era già giunto 2° nel 1974 e nel 1975 battuto da De Vlaeminck e nel 1978 alle spalle di Saronni) imponendosi nella cronometro finale di San Benedetto del Tronto il che gli consente di scavalcare Giovanni Battaglin e Giuseppe Saronni, per poi bissare al Giro del Trentino, dimostrando un chiaro miglioramento sulle lunghe salite ed approfittando, lui che viene dai paesi nordici, della avverse condizioni climatiche per battere Moser e De Vlaeminck. Il che ne fa un pretendente all’imminente Giro d’Italia che nel 1979 scatta da Firenze e a cui Knudsen si presenta puree con una coppia di successi al Giro di Romandia.
Moser e Saronni, enfant du pays, fanno meglio di lui nel prologo d’apertura nel capoluogo toscano, ma il nordico è in forma smagliante, e dopo il secondo posto di Perugia (battuto da Beccia), nella cronometro di Napoli, a 24 secondi da Moser che nelle prime tappe pare invincibile, e nella cronoscalata di San Marino, 32 secondi dietro a Saronni, regala una prestazione memorabile nella tappa contro il tempo da Lerici a Portovenere, battendo di 16 secondi lo stesso Saronni e di 40 secondi il promettente Visentini, balzando al secondo posto della classifica generale. Ma nella sfida a due per la vittoria finale con Saronni (18 secondi dividono i due contendenti e con ancora da correre la crono finale di Milano), Knudsen è costretto al ritiro per il capitombolo verso Pieve di Cadore, a soli tre giorni dall’epilogo, e il suo sogno rosa evapora. fonte articolo di Nicola Pucci https://sport660.wordpress.com/
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