venerdì 10 giugno 2022

Golden Gala Pietro Mennea 2022. Results - Photo Gallery

Orgogliosi di gareggiare in casa, davanti a un fiume di passione e di euforia, a un passo dal pubblico dell’Olimpico che ha sognato con i Giochi di Tokyo e con un’atletica azzurra tornata al centro del mondo. Il Golden Gala Pietro Mennea è ancora più speciale per gli atleti italiani: tanti (36) e con molti possibili protagonisti, a partire dal campione olimpico del salto in alto Gianmarco Tamberi.

In gara anche gli staffettisti d’oro della 4x100 Filippo Tortu, Fausto Desalu e Lorenzo Patta (nei 200) e l’olimpionico della 20 km Massimo Stano che sarà impegnato sui 3000 di marcia, con una co-starter d’eccezione come Antonella Palmisano. Ma in generale, gli azzurri saranno presenti in ognuna delle sedici specialità e riceveranno un’ondata d’affetto dalle tribune e dalle curve dell’Olimpico, in un meeting che lancerà molti di loro verso gli eventi internazionali: da Yeman Crippa a Larissa Iapichino, da Gaia Sabbatini a Edoardo Scotti, dai siepisti Zoghlami e Abdelwahed a Dalia Kaddari. E a salutare il pubblico dell’Olimpico ci sarà anche l’oro dei 100 e della 4x100 Marcell Jacobs, in ripresa dai recenti problemi muscolari.

TUTTO D’ORO - Sui social, Gimbo Tamberi (Fiamme Oro) ha chiamato a raccolta tutto il pubblico romano, definendolo “il migliore del mondo”. Trascinatore, showman, saltatore che sa unire meglio di chiunque altro l’agonismo e la capacità di coinvolgere, è pronto a regalare spettacolo e divertimento con i suoi salti ritmati dall’entusiasmo dei tifosi. “È una delle gare più importanti dell’anno, ho voglia di tornare a volare: non penso ad altro da qualche giorno! E se non avete ancora preso il biglietto, affrettatevi a farlo perché quest’anno… spacchiamo tutto”, le parole piene di adrenalina del trentenne marchigiano che all’Olimpico troverà, tra gli altri, l’ucraino Protsenko, lo statunitense Harrison, l’australiano Starc. Non Barshim, frenato da un problema fisico. Buoni segnali per Gimbo sono arrivati dalla trasferta di Ostrava, il 31 maggio, quando si è rivisto su misure internazionali di valore a 2,30. Il Golden Gala è l’occasione migliore per spiccare il volo in vista dei Mondiali negli Stati Uniti e della sua ambizione di vincere l’unico oro che ancora gli manca, quello iridato all’aperto. Nel festival dell’atletica mondiale, un ruolo di primo piano ce l’hanno anche gli staffettisti azzurri di Tokyo che sfrecceranno sui 200 metri, con la possibilità di migliorare i riscontri stagionali e di prepararsi a nuove sfide individuali e con la 4x100: Filippo Tortu (Fiamme Gialle) è reduce dal 10.14 ventoso (+2.4) di Trieste nei 100 (dopo il 20.41 ventoso a Doha sulla distanza doppia), Fausto Desalu (Fiamme Gialle) si è migliorato nei 100 di Savona fino a 10.21 e ha debuttato nei 200 con 20.54 a Rabat, Lorenzo Patta (Fiamme Gialle) a Savona ha corso sul rettilineo in 10.19 e può sgretolare il suo 20.98 nei 200, nella gara che presenta l’argento olimpico Bednarek (Usa) e l’oro mondiale indoor dei 400 Richards (Trinidad e Tobago). Italia d’oro in pista anche nella marcia: Massimo Stano (Fiamme Oro), dopo i trionfi nella 35 km di Dudince e nella 20 km tricolore di Alberobello, raccoglie l’applauso del pubblico in una prova dai ritmi furenti come i 3000 su pista, onorati anche dal tedesco argento olimpico della 50 km Hilbert.

SPRINT - Tre velocisti italiani in ascesa si misurano con le star mondiali. È ancora forte l’emozione vissuta da Edoardo Scotti (Carabinieri) all’Olimpico nel settembre 2020, pur senza spettatori in tribuna, nell’edizione slittata di qualche mese a causa della pandemia: 45.21 e primo posto nei 400. Il finalista olimpico e mondiale della 4x400 stavolta sarà sostenuto dal calore dei fan, nel giro di pista che propone l’americano Cherry, oro della staffetta a Tokyo, e l’olimpionico di Londra, il grenadino James.

Al Golden Gala può decollare anche la campionessa europea U23 dei 200 metri Dalia Kaddari (Fiamme Oro) che lo scorso anno proprio nella rassegna continentale, con 22.64, si è portata a soli otto centesimi dal record italiano di Libania Grenot (22.56), e che quest’anno è ripartita dal promettente 22.83 di Savona. La 21enne sarda avrà l’onore di una corsia nella sfida strabiliante tra la giamaicana Thompson-Herah, la bahamense Miller-Uibo, la leggenda Allyson Felix (Usa) e la britannica Asher-Smith. E nei 100 metri, la sfumatura d’azzurro è garantita da Chituru Ali, lo sprinter delle Fiamme Gialle che sfiora i due metri d’altezza e che si è già messo in evidenza a Savona con un progresso fino a 10.18: occasione da sfruttare, correndo insieme agli americani Kerley e Bracy. 

MEZZOFONDO - Da record i suoi 3000 metri all’Olimpico nel 2020 (7:38.27, poi superato con 7:37.90 a Gateshead l’anno successivo) e stavolta Yeman Crippa può riprovarci nei 5000 metri: anche su questa distanza il trentino delle Fiamme Oro è primatista italiano con 13:02.26 e può contare su una gara che si prospetta molto veloce, guidata dagli etiopi Barega e Aregawi e dal canadese Ahmed. Fin qui è stata una stagione esaltante per Crippa, autore del record italiano della mezza maratona (59:26 a Napoli) e del record europeo nei 5 km su strada (13:14 a Herzogenaurach, in Germania). Spazio a un terzetto azzurro: in pista anche il primatista italiano dei 1500 indoor Ossama Meslek (Atl. Vicentina) e il recordman dei 10 km su strada Pietro Riva (Fiamme Oro). Trio di italiani anche nei 3000 siepi con Ahmed Abdelwahed (Fiamme Gialle) e i gemelli Ala Zoghlami (Fiamme Oro) e Osama Zoghlami (Aeronautica): Ala il miglior piazzato alle Olimpiadi con il nono posto di Tokyo, Ahmed e Osama fantastici nella scorsa edizione del Golden Gala a Firenze, rispettivamente con i personali di 8:12.04 e 8:14.29. Tre donne nei 1500 metri (che attendono la britannica Laura Muir), con l’attenzione soprattutto sull’oro europeo U23 Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre), combattiva come poche, migliore delle europee nella tappa di Eugene con il primato personale di 4:01.93 e sempre più vicina alla barriera dei quattro minuti. Con la teramana anche Federica Del Buono (Carabinieri) tornata ai propri massimi livelli dopo otto anni, e Ludovica Cavalli (Aeronautica) scesa a 4:07.47 allo stadio dei Marmi, all’ombra dell’Olimpico. E a proposito di atlete determinate, è ormai stabile intorno ai due-zero-zero negli 800 Elena Bellò (Fiamme Azzurre), 2:00.39 a Oordegem, quarta nella tappa di domenica a Rabat con 2:00.76: all’Olimpico sbarca l’oro di Tokyo, Athing Mu, garanzia di una competizione al top.

OSTACOLI - La primatista italiana Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro), 12.75 nella semifinale di Tokyo della scorsa estate, può svoltare la propria stagione all’Olimpico, in una super gara dei 100hs che oppone la campionessa olimpica Camacho-Quinn (Portorico) alla campionessa mondiale Nia Ali (Usa). In chiave azzurra in pista anche Elisa Di Lazzaro (Carabinieri), mentre nei 400 ostacoli cercano risposte confortanti Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) e Linda Olivieri (Fiamme Oro), sul set dell’olandese Femke Bol.

SALTI - È la prima volta all’Olimpico per Larissa Iapichino (Fiamme Gialle): la primatista mondiale U20 indoor del salto in lungo, non ancora ventenne, può fare altra esperienza internazionale e migliorare lo stagionale di 6,58 saltato a Grosseto. Non mancano le big, su tutte la tedesca oro olimpico e mondiale Mihambo. Nell’asta, il 9 giugno sarà una giornata da ricordare per la primatista italiana Roberta Bruni (Carabinieri) che in mattinata discuterà la tesi per laurearsi in scienze agrarie e di sera si misurerà con le più forti al mondo, tra cui l’oro olimpico Nageotte e l’oro mondiale indoor Morris, entrambe statunitensi. La saltatrice azzurra è appena tornata a 4,60 sbagliando di un soffio il 4,71 del possibile record italiano. In pedana anche la finalista dei Mondiali indoor di Belgrado (ottava) Elisa Molinarolo (Fiamme Oro). Nell’alto di Tamberi c’è anche l’altro azzurro Marco Fassinotti (Aeronautica) di recente a 2,25, vincitore di una tappa di Diamond League in carriera, a Londra nel 2015.

LANCI - Lo scorso anno a Firenze trovò il lancio più lungo (ma non la vittoria, vista la formula del 2021) al Golden Gala della sua città con 21,71. Il percorso di rientro ad alti livelli di Leonardo Fabbri (Aeronautica) passa anche per l’evento iper-qualificato di giovedì (Kovacs, Romani e tanta Europa), al quale parteciperà anche Nick Ponzio (Athletic Club 96 Alperia), 21,83 in marzo, vincitore dell’edizione del 2020 quando non era ancora un azzurro. Da sogno anche l’appuntamento di Giovani Faloci (Fiamme Gialle) con tutto il podio olimpico del disco. 

MARCIA - Non solo Stano. Nella marcia, c’è la ribalta per tanti altri azzurri sulla pista dell’Olimpico, tra cui gli specialisti in gara a Tokyo, Francesco Fortunato (Fiamme Gialle) e Andrea Agrusti (Fiamme Gialle). Tacco e punta anche per Michele Antonelli (Aeronautica), Gianluca Picchiottino (Fiamme Gialle), Riccardo Orsoni (Fiamme Gialle), Davide Finocchietti (Libertas Unicusano Livorno) e lo junior Diego Giampaolo (Fiamme Gialle Simoni). Applausi, applausi, un mare di applausi per tutti. fidal.it

  • Programma Golden Gala Roma 2022
  • Giovedì 9 giugno
  • 18:30 Lancio del disco uomini
  • 19:15 Getto del peso uomini
  • 19:30 3000m Marcia uomini
  • 19:35 Salto con l'asta donne
  • 19:55 Salto in alto uomini
  • 20:03 400m ostacoli donne
  • 20:13 400m uomini
  • 20:21 1500m donne
  • 20:33 200m uomini
  • 20:38 Salto in lungo donne
  • 20:42 800m donne
  • 20:51 3000m siepi uomini
  • 21:08 200m donne
  • 21:15 5000m uomini
  • 21:37 100m ostacoli donne
  • 21:52 100m uomini

Golden Gala dedicato a Pietro Mennea, Roma giovedì 9 giugno telecronaca diretta dalle 20 alle 22 su Rai3.

Elena Bellò: “Questo tempo vale tantissimo, lo aspettavo da un anno. Finalmente è arrivato. Ero consapevole di valerlo, ma volevo dimostrarlo. Sono soddisfatta, penso di aver gestito bene la gara. Al posto giusto nel momento giusto. E sono contenta di come sono arrivata: non sento l’acido lattico, sono orgogliosa. L’adrenalina mi ha fatto togliere tutte le fatiche. Premiate le scelte degli ultimi anni? Sì, sono seguita da Alessandro Simonelli. Abbiamo iniziato un percorso a ottobre 2020 e due anni di conoscenza hanno permesso di perfezionare il progetto. Obiettivo le prossime Olimpiadi”.

Ahmed Abdelwahed: “È andata. Ora speriamo che questo record italiano venga battuto. Ma soprattutto per noi che stiamo crescendo: il primato verrà di conseguenza, ci auguriamo. Sono veramente felice, dal primo momento all’ultimo della gara. Me la sono goduta, sentivo il sostegno degli amici e delle persone care”.

Osama Zoghlami: “Contento della gara, sapevo di stare bene e di essere in condizione anche se a Ostrava ho esordito con 8:22. Volevo riconfermare l’8:14 dell’anno scorso ma quando al duemila ho visto che ancora ne avevo ho deciso di provare a chiudere bene. Testa soprattutto agli Europei, il momento principale del mio anno: si possono fare grandi cose e realizzare un sogno”.

Roberta Bruni: “Oggi una giornata indimenticabile. Stamattina la laurea, ho trovato la carica per stasera. Volevo divertirmi: ho partecipato a due Golden Gala e non era mai andata bene. Invece ho fatto il mio. Purtroppo i crampi non mi hanno aiutato, ecco perché ho mollato alla fine. Ci sono tanti altri appuntamenti, ora sotto con la fisioterapia. Prossime uscite? Parto domani per Innsbruck dove gareggerò sabato, Barletta e poi gli Assoluti a Rieti”.

Francesco Fortunato: “Felice di questa prestazione, onestamente non pensavo di scendere sotto gli undici minuti nei 3000 su pista. Non toccavo questi ritmi da tempo. Mi piace marciare veloce, queste distanze mi gasano. E poi farlo qui all’Olimpico, è un'occasione che non potevo perdere e che ho sfruttato al meglio. Un’altra atmosfera rispetto alle nostre gare mattutine: gareggiare di sera, con un buon clima, con un pubblico che noi ci sogniamo è bellissimo. Si respira un’atletica di un altro livello. Spero di avere un’altra occasione così. Ora penso a Mondiali ed Europei. Andrò in montagna a prepararmi due settimane, voglio migliorare la mia posizione di Tokyo e farlo ai Mondiali nella 20 km”.

Yeman Crippa: “Non mi nascondo, ero venuto qui per correre sotto i 13 minuti, ma 13:04 è comunque un buon tempo e una tappa per crescere ancora. La fatica non è mai sprecata”.

Ayomide Folorunso: “Contenta di aver visto un 54 sul cronometro, passo dopo passo stiamo crescendo, anche la gara della scorsa settimana a Ostrava è stata un passaggio importante. Ora gareggio martedì a Turku, continuate a fare il tifo per noi”.

Massimo Stano: “Era l’occasione per divertirsi, festeggiare l’oro olimpico anche se è passato un po’ di tempo. Per me in questo momento di preparazione il 3000 è un po’ fuori sede perché sto preparando la 35 km per il Mondiale, quindi sono tutti chilometri lenti rispetto ai ritmi avuti oggi. Già 11:05 non è male. Sono contento perché c’erano il vicecampione olimpico Hilbert e lo spagnolo Garcia Carrera, fondamentale la loro presenza. Festeggiare con loro è stato bellissimo con il pubblico del Golden Gala. Al primo giro ho giocato con loro, poi i ritmi erano forti, non avevo più tempo. Bellissimo, solo la vittoria olimpica dà quel brivido in più. Al Mondiale non posso nascondermi, si va lì per essere protagonisti, è una distanza nuova. Dobbiamo studiarci lì perché le gare sono state poche. Le condizioni? Si gareggerà presto, ci sarà umidità, caldo, le mie condizioni ideali”.

Antonella Palmisano: “Come sto? Mi sto riprendendo, è stato bello vedere una grande marcia oggi. Spero di esserci agli Europei di Monaco di Baviera: incrocio le dita e ci vediamo lì”.

Filippo Tortu: “Mi do voto 5. Non è la gara che volevo fare, ho sbagliato troppo. Una gara come questa non ti permette di sbagliare. Devo essere più lucido e consapevole di quello che faccio. Esame di riparazione? Devo decidere. Devo scegliere se fare un’altra gara prima dei Tricolori o andare direttamente lì”.

Fausto Desalu: “Un passo indietro rispetto a Rabat. Volevo venire qui e fare meno. Per come sto e per onorare le persone che sono venute qui da ogni parte d’Italia. Bene la partenza rispetto a domenica scorsa, lì non sono partito, il lanciato invece un po’ meno brillante. La forma c’è: ho il personale su 100 e 60, il primato sui 150. Devo avere pazienza, unire i puntini. Ci proverò al meeting di Parigi, poi 100 e 200 agli Assoluti di Rieti”.

Gianmarco Tamberi: “È quella classica serata veramente no. Dal primo salto in riscaldamento non sono mai riuscito a trovare me stesso. Due settimane che non vedevo l’ora di scendere in pedana. Di gare ne ho fatte tante, ma non ho mai visto una curva del genere. Sembrava di essere in un altro mondo, fantastico. Purtroppo non ho potuto regalare loro la performance che volevo per me e per loro. Avevo un’aspettativa enorme. Non voglio fare considerazioni affrettate: spero non sia un problema fisico o tecnico. Un passo falso, che va accettato”.

Marcell Jacobs: “Non è la prima volta che mi infortuno. Lo scorso anno è successo lo stesso. E cerco sempre il lato positivo. Sono riuscito a riprendere un buon ritmo di lavoro, naturalmente non in pista. A livello muscolare e organico sta andando bene, bisogna avere pazienza. Eugene un banco di prova? Credo lo fossero più i campionati indoor. Obiettivo? Una o due gare prima del Mondiale, ma se non fosse possibile ci andiamo per fare il meglio possibile. Rivalità? Non mi piace averne e non riesco ad averne. Anche con Kerley parlavamo su Instagram: vuole comprare casa a Roma e mi sono proposto di portarlo in agenzia. C’è competizione, ma al di fuori della pista sono amico con tutti”.

Larissa Iapichino: “Magari per molti la misura non sarà niente di che, ma sono felice di essermi sbloccata a livello mentale all’interno della gara e di aver potuto gareggiare con un’atmosfera così magica. Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che oggi mi hanno fatto sentire il loro affetto e calore prima, durante e dopo la gara. Adesso recuperiamo energie e con ottimismo si torna in pedana il 16 giugno per il Meeting Internazionale di Grosseto. Ci vediamo lì”.

Nick Ponzio: “Le sensazioni sono buone, ma ai Tricolori e a Eugene farò del mio meglio. Il pubblico italiano? Amazing! Un grande stadio e un bellissimo pubblico”. 

Leonardo Fabbri: “Sono contento, dopo tanto tempo mi sono divertito a gareggiare. Fiducioso per le prossime uscite. Ogni gara cresco di più. C’erano i migliori al mondo, nonostante tutto non ero troppo lontano. Ci vediamo sabato a Conegliano e poi agli Assoluti di Rieti per lanciare sulle mie misure”. 

Edoardo Scotti: “Sensazioni molto buone anche se il tempo è ancora alto, non ho pensato molto alla distribuzione. Si tratta solo di crederci, la condizione sta arrivando. La prossima? A Rieti”.

Gaia Sabbatini: “Le sensazioni non erano buonissime, mi sentivo stanca. Sapevo non ci sarebbe stato il crono che volevo: al primo 400 siamo passate lente. Mi sono detta ok, ‘stai con le prime’ e ho stretto i denti. Comunque è la Diamond League e sono soddisfatta di esser stata addosso alle prime. Ci siamo date tante botte, eravamo imbottigliate. Va bene così, è esperienza. E questo stadio è bellissimo”.

Federica Del Buono: “Una gara tattica, esser riuscita ad avvicinare il personale così mi rende felice. Il rammarico è che ne avevano ancora, a fine gara non ero stanca. Trovarmi a lottare con le prime mi ha frenato. So che è strano da dire, ma succede. Con questa gara ho avuto molte consapevolezze. Nell’ultimo anno ne sono arrivate tante. Ho cambiato città e allenatore, raccogliere subito il frutto del nuovo lavoro mi rende fiduciosa. Sento di avere margine in questa stagione”.

 

Cinque migliori prestazioni mondiali 2022 e cinque primati del Golden Gala Pietro Mennea nella serata dell'Olimpico, per la quinta tappa della Wanda Diamond League, di fronte a 30.770 spettatori. Straripanti i 5000 metri, come nella miglior tradizione del meeting, dove il keniano Nicholas Kipkorir Kimeli vince in 12:46.33 (settima prestazione all-time) superando lo storico primato del Golden Gala di Kipchoge (12:46.53 nel 2004), Yeman Crippa è undicesimo in 13:04.95. Azzurri protagonisti nel mezzofondo, Elena Bellò è terza sugli 800 metri vinti dalla statunitense Athing Mu (1:57.01, world lead) scendendo sotto i due minuti in 1:58.97, per diventare la terza italiana di sempre. La imitano i siepisti Ahmed Abdelwahed (8:10.29) e Osama Zoghlami (8:11.00), terzo e quarto azzurro all-time, vince Lamecha Girma (Etiopia) per la terza volta di fila sotto gli 8 minuti in 7:59.23. Migliori prestazioni dell'anno anche per Sandi Morris nell'asta (4,81), dove Roberta Bruni è seconda con 4,60, per l'ostacolista Jasmine Camacho-Quinn (Porto Rico, 12.37/0.1) e Francesco Fortunato sui 3000 metri di marcia (10:57.77). Gianmarco Tamberi, dopo lo splendido abbraccio con Marcell Jacobs che ha salutato il pubblico dell'Olimpico, è terzo nell'alto con 2,24 (vince lo statunitense JuVaughn Harrison con 2,27), Filippo Tortu terzo sui 200 metri in 20.40 (-0.1, vince l'americano Kenny Bednarek in 20.01). L'olandese Femke Bol domina i 400 ostacoli in 53.02, sesta Ayomide Folorunso in 54.84. Sui 100 metri sfreccia l'argento olimpico Fred Kerley in 9.92 (-0.2). Record del meeting sui 200 donne della giamaicana Shericka Jackson (21.91/1.3) e nel disco uomini con lo sloveno Kristjan Ceh (70,72). Lungo donne all'ucraina Maryna Bekh-Romanchuk con 6,85, Larissa Iapichino 6,55 (ottava). Nel peso Joe Kovacs (Usa) si impone con 21,85, Nick Ponzio sesto con 20,59, Leo Fabbri 19,95. Successi anche per Kirani James (Grenada) sui 400 in 44.54 e Hirut Meshesha (Etiopia) sui 1500 donne in 4:03.79. fidal.it

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