lunedì 12 settembre 2022

Festival della Comunicazione 2022 - Camogli - 8 │11 settembre

Il Festival della Comunicazione chiude con numeri record e guarda già alla decima edizione del 2023

160 ospiti, più di 100 incontri e una fortissima partecipazione di pubblico, con più di 40 mila presenze: numeri eccezionali che confermano l’importanza di un appuntamento unico nel panorama culturale italiano. Il Festival ritorna dal 7 al 10 settembre 2023 per la sua decima edizione dedicata al tema della Memoria, nel segno e nel ricordo del padre nobile Umberto Eco.Nuovo record di partecipazione per il Festival della Comunicazione, che è tornato ad animare il borgo di Camogli per la sua nona edizione dall’8 all’11 settembre, con più di 100 eventi tra incontri, dibattiti, concerti, laboratori, escursioni e mostre, e 160 ospiti protagonisti del panorama letterario, scientifico, artistico, economico, musicale e dello spettacolo.

Un Festival sempre più grande sia dal vivo, con 40mila presenze tra terrazze, piazze e maxischermi, sia online, con 400mila visualizzazioni via streaming e arrivando a superare i 16.400 iscritti al canale YouTube. Sono 365mila le views delle pagine del sito, e anche la partecipazione via social è in crescita con una copertura che segna il record di 200mila persone raggiunte.

Ideato con Umberto Eco, diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, organizzato da Frame in collaborazione con il Comune di Camogli e la Regione Liguria, il Festival quest’anno è stato dedicato alla Libertà, intesa come forza istintiva e viscerale, imprescindibile per il mondo della cultura e della comunicazione. Dopo la calorosa e commossa commemorazione a Piero Angela, ospite fisso delle passate edizioni del Festival ricordato per la sua grande capacità di divulgare la scienza a intere generazioni, Alessandro Barbero ha introdotto il tema della kermesse con la brillante lectio magistralis che ha preso le mosse dal verso dantesco “Libertà va cercando”.

Scrittori, giornalisti, divulgatori scientifici, artisti e musicisti hanno appassionato il pubblico con efficacia e creatività in tutti gli appuntamenti della rassegna. In esclusiva sono stati presentati a Camogli gli ultimi sondaggi politici prima del silenzio elettorale e i nuovi dati nazionali sull’ascolto dei podcast, e non sono mancate le anteprime delle nuove uscite editoriali di Francesco Costa, Paolo Crepet, Aldo Cazzullo e Miguel Gotor. 

A Luciana Littizzetto è andato il Premio Comunicazione 2022, ‘perché con la sua contagiosa simpatia e il suo modo provocatorio e irriverente di comunicare è capace di fare ironia sul lato umano che ci accomuna tutti, di cogliere le contraddizioni del nostro vivere e di raccontare l’attualità con lucido umorismo’. Nel giorno della premiazione ha raccontato: “La comicità ha dovuto adattarsi ai nuovi linguaggi e ai nuovi modelli della comunicazione, anche se il comico ha già di per sé come punto centrale il ritmo e la velocità”. E a proposito di comunicazione e libertà: “La rete oggi richiede il politically correct a tutti i costi, ma i comici non possono essere sempre politicamente corretti”.

Un grazie speciale ai partner che hanno contribuito a rendere possibile il festival – tra cui citiamo Ferrovie dello Stato, Banca Passadore, Basko, BMW, Generali, Lavazza, Enel, Audible (Amazon), Eni, Weber Shandwick e Iren, così come Snam, MSC, Fondazione Compagnia di San Paolo e MyEdu.

“La nona edizione del Festival della Comunicazione è stata un intenso viaggio attraverso le più svariate dimensioni della libertà, l’esplorazione a tutto tondo di un principio fondante e irrinunciabile della nostra esistenza, come individui, come società e come umanità intera”, ha detto in chiusura del Festival il direttore Danco Singer. “Stiamo vivendo mesi e giorni straordinari, con avvenimenti di portata epocale in cui la comunicazione gioca un ruolo determinante, che si tratti di conflitti, crisi sanitarie, elezioni politiche, progresso scientifico, sviluppo tecnologico, innovazione sociale o intrattenimento. Lo abbiamo visto dall’apertura di Alessandro Barbero, proprio nelle ore in cui la corona britannica passava da Elisabetta II a Carlo III, fino al Premio Comunicazione, per un modo di comunicare anche irriverente ma sempre libero da ogni costrizione. Ospiti straordinari, vecchi e nuovi amici del Festival, ci hanno fatto scoprire e approfondire in modo originale la storia, la filosofia, l’economia e la musica, attraverso la chiave della contaminazione tra aree del sapere e insoliti mix che sul palco hanno stupito, appassionato, divertito e coinvolto. Come ci piace ricordare anno dopo anno, gli elementi che rendono forte una manifestazione come il Festival della Comunicazione sono almeno un paio: non solo il contributo culturale e affettivo che ciascuno dei nostri ospiti offre, ma anche quella sinergia sempre più salda tra l’organizzazione, l’amministrazione, le forze dell’ordine, i cittadini di Camogli, lo staff e il pubblico, rendendo il Festival una festa della cultura e dello stare assieme”.

La direttrice Rosangela Bonsignorio ha aggiunto: “Dopo due anni di limitazioni, quest’anno per le vie, le piazze e le terrazze di Camogli abbiamo finalmente riassaporato appieno il calore umano, la vicinanza del nostro affezionato pubblico, la gioia dello stare assieme e quella parte più passionale, viva, emozionante e festosa del nostro Festival. I grandi eventi andati esauriti pochi minuti dopo l’apertura delle prenotazioni, le platee sempre pienissime e le lunghissime – e altrettanto ordinate – code ai firmacopie ci hanno dimostrato ancora una volta quanta voglia c’è di incontrarsi, di conoscere e di fare cultura. Abbiamo vissuto quattro giornate tanto piene quanto emozionanti, dalle colazioni insieme agli autori fino agli spettacoli serali, con un fitto palinsesto di incontri arricchito da laboratori, escursioni e mostre. Impagabile è soprattutto il calore che riceviamo da chi partecipa al Festival, dai sempre più numerosi volontari e attraverso i canali social”.

Ma gli eventi targati Festival della Comunicazione non sono finiti. Dal 23 al 25 settembre 2022 sempre a Camogli si svolgerà la seconda edizione di Cucina d’epoca, il festival dedicato alla cucina italiana ed europea nei diversi periodi storici, organizzato dal Comune di Camogli – Assessorato alla Cultura, dall’ASCOT-CIV e da Frame – Festival della Comunicazione. Un viaggio nella storia passando per la tavola: protagonisti dell’evento sono storici e cuochi, attori e scrittori, musicisti, giornalisti, divulgatori, produttori, sotto la sapiente regia e l’estro creativo di uno storico dell’alimentazione tra i più amati e stimati: Massimo Montanari.

Il Festival della Comunicazione guarda già anche alla sua decima edizione: l’appuntamento è da giovedì 7 a domenica 10 settembre 2023, quando il Festival tornerà a Camogli per affrontare il tema della Memoria, fondamentale per una comunicazione che si rivolge al futuro guardando agli insegnamenti della storia, nel segno e nel ricordo di Umberto Eco.

Gli ospiti che hanno partecipato alla nona edizione del Festival della Comunicazione sono Elisabetta Abamo, Gianumberto Accinelli, Barbara Alberti, Stefano Allievi, Gian Piero Alloisio, Pietro Ameri, Franco e Andrea Antonello, Fazio Armellini, Franco Arminio, Stefania Auci, Marco Bagli, Lorenzo Baglioni, Antonio Baravalle, Stefano Barberis, Alessandro Barbero, Guido Barbujani, Marco Battaglieri, Fabrizio Benente, Luca Bizzarri, Andrea Bonfiglio, Francesco Bono, Rosangela Bonsignorio, Bianca Bottino, Luca Bottura, Arturo Brachetti, Antonio Caggiano, Franco Cardini, Cristiana Castellotti, Guido Catalano, Aldo Cazzullo, Gianluca Cerruti, Mariachiara Chiantore, Evelina Christillin, Gherardo Colombo, Furio Colombo, Francesco Costa, Roberto Cotroneo, Carlo Cottarelli, Paolo Crepet, Giulia Cuter, Luca Dal Fabbro, Giovanni D’Alessandro, Silvia De Angeli, Luca De Biase, Ferruccio de Bortoli, Andrea Federica de Cesco, Maurizio Decollanz, Federico Delfino, Jacopo Della Torre, Silvia Di Pietro, Alberto Diaspro, Giovanna Famulari, Oscar Farinetti, Carlo Fava, Carlotta Ferrando, Cecilia Ferranti, Silvia Ferrara, Francesco Ferrari, Luigi Ferraris, Federico Ferrazza, Francesco Paolo Figliuolo, Marcello Flores, Max Frignani, Gabriele Galateri di Genola, Furio Garbagnati, Alessia Gazzola, Gianluca Gemme, Irene Geneselli, Fabio Genovesi, Mara Gergolet, Ruben Gianeri, Maria Caterina Giordano, Alberto Girani, Miguel Gotor, Giovanni Gozzini, Irene Grandi, Aldo Grasso, Gilles Gressani, Pippo Guarnera, Nate Hill, Francesco Iorio, Sherine Jharni, Nereo Kalebic, Andrea Lazzarini, Cinzia Leone, Luciana Littizzetto, Daniel Lumera, Monica Maggioni, Neri Marcorè, Domenico Mariorenzi, Gianni Martini, Stefano Massini, Fulvio Mastrogiovanni, Matteo Mauro, Enrico Mentana, Luigi Merlo, Giada Messetti, Daniele Mestriner, Giorgio Metta, Soheil Mohammadi, Andrea Montanari, Giacomo Montanari, Fabrizio Morganti, Murubutu, Piergiorgio Odifreddi, Marco Di Gregorio, Moni Ovadi, Nando Pagnoncelli, Matteo Pardini, Pierluigi Pardo, David Parenzo, Giada Parisi, Fabio Patrone, Ilaria Pavan, Giorgio Pedrazzini, Enrico Peira, Francesco Pellicini, Giulia Perona, Max Peroni, Silvia Pesce, Massimo Picozzi, Salvatore Polverino, Francesco Profumo, Saverio Raimondo, Federico Rampini, Jacopo Rampini, Marco Raveri, Elisabetta Ripa, Walter Riva, Carlo Rognoni, Eliana Ruffoni, Severino Salvemini, Marta Santagata, Elena Santopinto, Irene Sardellitti, Veronica Scazzosi, Stefano Schiaparelli, Silvia Sciorilli Borrelli, Guido Scorza, Beppe Severgnini, Piero Spitilli, Mauro Taiuti, Elena Taverna, Giuseppe Testa, Matteo Timo, Guido Tonelli, toomuchlag, Silvano Tosi, Emiliano Toso, Mario Tozzi, Tredici Pietro, Francesca Trivellato, Luca Ubaldeschi, Antonella Viola, Andrea Vitali, Clara Vite, Lucia Votano, Chiara Zumbo, Rodolfo Zunino.

Informazioni: www.festivalcomunicazione.it

Festival della Comunicazione 2022: uno sguardo prospettico sulla libertà, dalle origini al nostro futuro
Dall’8 all’11 settembre a Camogli oltre 100 eventi gratuiti, prenotazioni dalle 12:00 del 29 agosto. Festival della Comunicazione - Camogli

FESTIVAL della COMUNICAZIONE, CAMOGLI - Programma

Libertà è quella forza atavica e indomita, istintiva e viscerale, che muove i nostri gesti più profondi e i nostri desideri. È quella condizione che ci consente di esprimere chi siamo nel profondo e di manifestare agli altri la nostra identità e la nostra individualità, oltre qualsiasi forma di costrizione e di condizionamento, oltre quei vincoli che, nati per garantire la libertà, spesso finiscono per schiacciarla sotto il loro peso.

Prende le mosse da questo tema la nona edizione del Festival della Comunicazione, la più grande di sempre da giovedì 8 a domenica 11 settembre a Camogli, in un viaggio lungo quattro giorni e articolato in più di 100 appuntamenti per esplorare i mille volti della Libertà dalle sue origini fino al tempo presente, gettando uno sguardo sul futuro. Tutto attraverso la lente dei diversi saperi e il principio guida della contaminazione tra le discipline, grazie al contributo di oltre 160 ospiti protagonisti della cultura italiana contemporanea, con la direzione di Danco Singer e Rosangela Bonsignorio e l’ispirazione del padre nobile del Festival Umberto Eco.

Nell’età della polarizzazione e delle bolle informative, della ricerca di risposte senza più fiducia nella guida degli esperti e senza mediazioni, dell’esaltazione dell’individualismo, dell’insofferenza verso gli obblighi etici e verso il rispetto delle libertà altrui, non c’è libertà senza ricordo, senza quella consapevolezza che viene dal confronto aperto e dalla possibilità di dare espressione alle forme più varie di pensiero, di amore, di fede e di ragione. Così l’indagine a tutto tondo sul significato e sul valore della libertà attraverso il tempo, attraverso lo spazio e attraverso le culture umane parte dall’esplorazione di quel passato comune da cui tutti veniamo, per comprendere a fondo a che punto siamo nella società dell’oggi e soprattutto per individuare le vie che potremo percorrere, mettendo assieme i linguaggi della storia, dell’arte, della creatività, della sociologia, della musica, dell’economia, dell’innovazione e della scienza, tra memoria, coscienza di sé e coscienza dell’altro.

In un programma variegato e caleidoscopico, nuovi e vecchi amici del Festival della Comunicazione porteranno sui cinque palchi camoglini la propria visione su come il passato abbia dato forma al nostro essere odierno. Alessandro Barbero, con una delle sue ineguagliabili narrazioni storiche in un confronto con i giorni nostri, esplorerà l’evoluzione attraverso i secoli del significato di essere liberi, con la sua lectio di inaugurazione “Libertà va cercando”. L’appuntamento sarà anche l’occasione per ricordare, insieme ai direttori, Piero Angela, amatissimo ospite fisso e appassionato del Festival a cui è dedicato anche uno speciale su festivalcomunicazione.it. Dalla scienza alla storia, verso un passato più contiguo alla contemporaneità, Marcello Flores e Giovanni Gozzini si interrogheranno sul “Perché il fascismo è nato in Italia?”, guidati nel loro dialogo da Aldo Cazzullo che poi sullo stesso fil rouge con Moni Ovadia e Giovanna

Avrà oltre 160 ospiti in più di 100 appuntamenti tra incontri, aperitivi, rassegne stampa, spettacoli, concerti, colazioni, escursioni, mostre e workshop. Il programma 2022 include diverse lectio – dall’apertura di Alessandro Barbero sull’evoluzione del concetto di libertà nella storia e proseguendo con Enrico Mentana sulla libertà di informare e Gherardo Colombo su armonia, male e libertà. Ci saranno Stefania Auci insieme a Lorenzo Baglioni, Silvia Ferrara con Stefano Allievi e Guido Barbujani nella lunga marcia dell’Homo sapiens, Pierluigi Pardo con Evelina Christillin, Fedele Usai e Beppe Severgnini in un match dialettico-calcistico, Antonella Viola con Gherardo Colombo e Neri Marcorè tra scienza, giurisprudenza e spettacolo a proposito di libertà e corpo, Francesca Trivellato con Ilaria Pavan e Federico Fubini su realtà, miti e persecuzioni, Barbara Alberti David Parenzo tra Amores e amori, Giorgio Metta e Guido Scorza con Luca De Biase a proposito di intelligenza artificiale tra progresso tecnologico e diritto, Mario Tozzi insieme a Piergiorgio Odifreddi per discutere di scienza e miracoli, il respiro internazionale con Stefania Giannini, Gilles Gressani Mara Gergolet a proposito di come orientarsi nella vertigine di questi anni Venti, guerra e informazione con Furio ColomboCarlo Rognoni e Luca Ubaldeschi, poi Marcello Flores con Giovanni Gozzini e Aldo Cazzullo a interrogarsi sul perché il fascismo sia nato in Italia e Monica Maggioni che intervisterà Aldo Grasso su “la televisione spiegata al popolo”. Tra nuovi e vecchi amici del Festival, Daria Bignardi, Francesco Costa, Luca Bizzarri e Nando Pagnoncelli, Carlo Cottarelli e il generale Figliuolo, Giada Messetti e Annalisa Bruchi, Guido Catalano, Roberto Cotroneo e Alessia Gazzola.

Una parte del festival sarà anche il Mondo Podcast, che presenta le novità dell’audio entertainment, in collaborazione con Audible e Rai Radio3: dalla presentazione del rapporto NielsenIQ sull’ascolto dei podcast in Italia alla meditazione in spiaggia guidata da Daniel Lumera ed Emiliano Toso, dai successi di Massimo Picozzi al lancio della nuova serie crime di Miguel Gotor Cadaveri eccellenti, realizzata da Frame per Audible, da Giulia Cuter e Giulia Perona su parità di genere e diritti delle donne, fino alla Parigi della Belle Époque raccontata da Arturo Brachetti per finire con Andrea Montanari, Cristiana Castellotti e Luca De Biase con L’altra metà del verso.

Il Festival della Comunicazione di quest’anno porta al pubblico anche la nuova frontiera della ricerca scientifica, dando vita a un palco della divulgazione grazie alla sinergia con Università di Genova, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Human Technopole e Garante della Privacy, tra scienza, tecnologia, libero arbitrio e intelligenza artificiale.

Quello del Festival di Camogli è anche uno spazio di idee in movimento, di relazioni e di nuovi talenti, dove le grandi aziende che guidano il cambiamento trovano occasione di confronto e di espressione. Tanti gli ospiti a Camogli, manager e imprenditori come Luigi Ferraris, Antonio BaravalleFrancesco ProfumoGabriele GalateriLuca Dal Fabbro, Luigi MerloElisabetta RipaOscar Farinetti, Roberto Olivi Giovanni d’AlessandroA esplorare il tema Libertà contribuiranno tutte le arti: l’apertura serale dedicata come sempre a Umberto Eco con la musica del suo compagno di scuola Gianni Coscia con Vecchio liceo di tanti anni fa, lo spettacolo Il duce delinquente con Aldo Cazzullo, Moni Ovadia e Giovanna Famulari, poi Stefano Massini con l’orchestra multietnica di Arezzo in Quando sarò capace di amare nel segno di Giorgio Gaber, Paolo Crepet con Lezioni di sogni. Un metodo educativo ritrovato tra coraggio delle passioni e metaverso, il reading di Federico Rampini e suo figlio Jacopo A cosa serve l’America? Leader del mondo libero o impero del male? tra pulsioni anti-occidentali, libertà e tendenza ad autodistruggerci.

Ancora, la prima assoluta Lo zen e l’arte della manutenzione dei social di Beppe Severgnini con il musicista Carlo FavaTredici Pietro (Pietro Morandi, figlio di Gianni) insieme a Murubutu con Solito posto, soliti guai, gli Studi sull’amore del poeta e ‘cantore’ dei borghi italiani Franco ArminioNeri Marcorè con Le mie canzoni altrui in tributo ai grandi cantautori, Fabio Genovesi con L’Heavy Metal distruggerà il mondo (ma ti salverà la vita) e Binario morto dello scrittore Andrea Vitali. Ma anche un ifilone dedicato alla Libertà di viaggiare in collaborazione con Ferrovie dello Stato Italiane e un laboratorio di meccatronica operativo tutto il weekend con un’installazione dedicata a Blade RunnerIl finale del Festival sarà come sempre la domenica, con il Premio Comunicazione 2022 a Luciana Littizzetto e lo spettacolo musicale Io in Blues di Irene Grandi www.illibraio.it Il Festival della Comunicazione, organizzato da Frame in collaborazione con il Comune di Camogli, è reso possibile anche grazie al supporto di Regione Liguria, Teatro Sociale di Camogli, Camera di Commercio di Genova, Bank of America e Ascot, assieme ai partner tecnologici Istituto Italiano di Tecnologia, Università di Genova, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Human Technopole, e a sponsor privati tra cui il main partner FS italiane, i main sponsor Banca Passadore, Basko, Bmw, Generali, Lavazza, Enel, Audible, Eni, Weber Shandwick e Iren, e i gold: Msc, Fondazione Compagnia di San Paolo, MyEdu e Snam.

Il programma dettagliato del Festival con i singoli eventi, le date, gli orari e le location è disponibile sul sito. Tutti gli eventi del Festival della Comunicazione sono gratuiti fino a esaurimento posti. Per una parte degli appuntamenti è richiesta la prenotazione.

  • I laboratori
  • Liberarsi (8-12 anni)
  • venerdì 9 settembre, sabato 10 settembre e domenica 11 settembre
  • Pelagos: un mare di lbertà (6-10 anni)
  • venerdì 9 settembre
  • Art Director per un giorno (8-14 anni)
  • venerdì 9 settembre, sabato 10 settembre e domenica 11 settembre
  • La Meccatronica che non ti aspetti (6-19 anni)
  • sabato 10 settembre e domenica 11 settembre
  • Info point Università di Genova
  • venerdì 9 settembre, sabato 10 settembre e domenica 11 settembre
  • Gli incontri
  • Preferisco il rumore del vento
  • venerdì 9 settembre ore 09:00 – Barcollo-Barracuda con Rosangela Bonsignorio e Roberto Cotroneo
  • Scuola aperta: come dovrebbe essere una scuola inclusiva
  • sabato 10 settembre ore 10:00 – Terrazza della Comunicazione con Elisabetta Abamo, Stefania Auci, Silvia Di Pietro e Chiara Zumbo


 
  • Giovedì 8 settembre si terrà lo spettacolo "Il duce delinquente" con Aldo Cazzullo , Moni Ovadia (Pagina Ufficiale) e Giovanna Famulari . 
  • La maggioranza degli italiani pensa che Mussolini fino al 1938 le abbia azzeccate quasi tutte, fino all’ “errore” dell’alleanza con Hitler, delle leggi razziali, della guerra. Dimostreremo che non è così. Prima del 1938, Mussolini aveva provocato la morte di Gobetti, Gramsci, Matteotti, Amendola, dei fratelli Rosselli e di don Minzoni. Aveva fatto morire in manicomio il proprio stesso figlio, e la donna che aveva amato. Aveva preso e mantenuto il potere nel sangue, perseguitando oppositori e omosessuali, imponendo un clima plumbeo e conformista. Aveva chiuso i libici in campi di concentramento, gasato gli abissini, bombardato gli spagnoli. Si era dimostrato uomo narcisista e cattivo. La guerra non è un impazzimento; è lo sbocco naturale del fascismo. E aver mandato i soldati italiani a morire senza equipaggiamento in Russia, nel deserto, in Albania è stato un altro crimine, contro il suo stesso popolo. E ancora devono arrivare gli orrori della guerra civile. E del neofascismo delle bombe sui treni, nelle banche, in piazza. Una storia a due voci: Aldo Cazzullo racconta, Moni Ovadia legge i testi del duce e delle sue vittime. Con musiche e canzoni dell’epoca. Alla fine capiremo perché dobbiamo vergognarci del fascismo. Ed essere orgogliosi dei resistenti che l’hanno combattuto.
  • Giovedì 8 settembre
  • ore 17:00 > Piazza Ido Battistone
  • APERTURA FESTIVAL Alessandro BARBERO
  • LECTIO - Libertà va cercando
  • >> Con saluto inaugurale di R. Bonsignorio, D. Singer, F. Olivari E un ricordo di Piero ANGELA
  • 18:00
  • Enrico MENTANA Libertà di informare: ma l'indipendenza non è equidistanza
  • *EVENTO COLLEGATO ALL'APERTURA: PRENOTAZIONE UNICA
  • 19:00 Piazza Ido Battistone
  • Gherardo COLOMBO
  • L’armonia, il male, la libertà. Riflessioni sull’essere umano
  • 19:15
  • Carlo COTTARELLI, - con Annalisa Bruchi -  Aldo CAZZULLO
  • Terrazza della Comunicazione
  • Recessione o ripresa. Sarà l’autunno della nostra ripartenza o del nostro scontento?
  • 20:45 Terrazza dei Saperi
  • Mauro TAIUTI, - Fabrizio BENENTE, - Stefano SCHIAPARELLI
  • Studiare l’Universo (e non solo) dalle profondità del mare
  • Negli ultimi decenni per studiare le onde provenienti dal Cosmo è stato necessario sviluppare sensibili esperimenti sottomarini. Questi esperimenti si sono rivelati importanti anche per lo studio dei cetacei che popolano i nostri mari, grazie alla presenza di sensori acustici. L’intervento accompagnerà il pubblico in un viaggio tra le meraviglie della scienza delle astroparticelle e di come tali apparati siano stati usati per lo studio dei cetacei.
  • >> con un intervento di Federico Delfino Rettore dell'Università di Genova
  • 21:45 Terrazza dei Saperi
  • Elena SANTOPINTO 
  • Il progetto Art&Science
  • Il progetto Art&Science across Italy promuove la cultura scientifica tra i ragazzi, coniugando i linguaggi dell’arte e della scienza: due strumenti di conoscenza tra le massime espressioni della creatività umana. Obiettivo primo del progetto è avvicinare gli studenti al mondo della scienza e della ricerca, indipendentemente dall’attitudine per le materie scientifiche e dalle conoscenze iniziali, usando l’arte come linguaggio di comunicazione.
  • 22:00 Terrazza dei Saperi
  • "Il duce delinquente" con Aldo Cazzullo , Moni Ovadia e Giovanna Famulari . 
  • La maggioranza degli italiani pensa che Mussolini fino al 1938 le abbia azzeccate quasi tutte, fino all’ “errore” dell’alleanza con Hitler, delle leggi razziali, della guerra. Dimostreremo che non è così. Prima del 1938, Mussolini aveva provocato la morte di Gobetti, Gramsci, Matteotti, Amendola, dei fratelli Rosselli e di don Minzoni. Aveva fatto morire in manicomio il proprio stesso figlio, e la donna che aveva amato. Aveva preso e mantenuto il potere nel sangue, perseguitando oppositori e omosessuali, imponendo un clima plumbeo e conformista. Aveva chiuso i libici in campi di concentramento, gasato gli abissini, bombardato gli spagnoli. Si era dimostrato uomo narcisista e cattivo. La guerra non è un impazzimento; è lo sbocco naturale del fascismo. E aver mandato i soldati italiani a morire senza equipaggiamento in Russia, nel deserto, in Albania è stato un altro crimine, contro il suo stesso popolo. E ancora devono arrivare gli orrori della guerra civile. E del neofascismo delle bombe sui treni, nelle banche, in piazza. Una storia a due voci: Aldo Cazzullo racconta, Moni Ovadia legge i testi del duce e delle sue vittime. Con musiche e canzoni dell’epoca. Alla fine capiremo perché dobbiamo vergognarci del fascismo. Ed essere orgogliosi dei resistenti che l’hanno combattuto.
  • 22:00
  • Daria BIGNARDI - Severino SALVEMINI
  • Terrazza della Comunicazione
  • Siamo i libri che abbiamo letto
  • *EVENTO ANNULLATO: Daria Bignardi per un improvviso impedimento personale non sarà presente al Festival.
  • 22:30 
  • Terrazza dei Saperi
  • Marco BATTAGLIERI
  • Astroplano: a caccia dei muoni cosmici
  • La superficie della Terra è continuamente bombardata da Raggi Cosmici, particelle elementari prodotte dalle interazioni di particelle di alta energia provenienti dallo Spazio con il gas della nostra atmosfera. I muoni (cugini pesanti dell’elettrone) possono essere misurati con apparati di dimensioni limitate e trasportabili che condividono la stessa sofisticata tecnologia utilizzata dai grandi esperimenti che si eseguono presso laboratori quali il CERN, il FermiLab o il Jefferson Lab. Astroplano è un rivelatore di muoni realizzato presso la Sezione di Genova dell’INFN in collaborazione con il Liceo Casiraghi di Cinisello Balsamo (MI) che permette di misurare e mostrare in tempo reale l’attraversamento dei muoni cosmici.
  • Venerdì 9 settembre
  • 9.00 BARCOLLO & BARRACUDA
  • Rosangela BONSIGNORIO, Roberto COTRONEO
  • Colazione con l’autore - Preferisco il rumore del vento
  • 9.45 Piazza COLOMBO
  • Aldo CAZZULLO, Mario TOZZI
  • Rassegna Stampa
  • 10.00 Terrazza della COMUNICAZIONE
  • Silvia SCIORILLI BORRELLI, Cinzia LEONE
  • Come ridiventare un paese per giovani
  • 10.15 Piazza BATTISTONE
  • Stefano ALLIEVI, Guido BARBUJANI, Silvia FERRARA in collaborazione con FS
  • Homo Sapiens: la lunga marcia
  • 11.00 Terrazza della COMUNICAZIONE
  • Barbara ALBERTI, David PARENZO
  • Amores
  • 11.00 Terrazza MIRAMARE
  • Nereo KALEBIC, Elena TAVERNA, Luca DE BIASE
  • In cammino verso quali libertà? L’evoluzione del cervello umano dal DNA all’Intelligenza Artificiale
  • 12.00 Terrazza MIRAMARE
  • Francesco IORIO, Elisabetta RIPA, Irene SARDELLITTI, Federico FERRAZZA
  • Intelligenza Artificiale: nuove libertà da acquisire e vecchie libertà da custodire
  • 12.00 Terrazza della COMUNICAZIONE
  • Giorgio METTA, Guido SCORZA, Luca DE BIASE in collaborazione con Eni
  • Intelligenza Artificiale: le ragioni del progresso e quelle del diritto
  • 12.15 Piazza BATTISTONE
  • Nando PAGNONCELLI, Ferruccio DE BORTOLI
  • Sotto a chi tocca: l’Italia al voto tra aspettative e disincanto
  • 16.45 Terrazza MIRAMARE
  • Francesco BONO, Andrea MONTANARI, Giorgio PEDRAZZINI, Veronica SCAZZOSI, Federico
  • FERRAZZA MONDO PODCAST - Italiani e podcast: tutti i trend e le abitudini di ascolto dei podcast in
  • Italia nella nuova ricerca NielsenIQ per Audible
  • 16.45 Terrazza della COMUNICAZIONE
  • Evelina CHRISTILLIN, Pierluigi PARDO, Beppe SEVERGNINI, Fedele USAI
  • Studio quasi scientifico sul fascino del pallone
  • 16.45 Piazza BATTISTONE
  • Antonella VIOLA, David PARENZO Il sesso è (quasi) tutto
  • 17.00 Terrazza dei SAPERI
  • Marco BAGLI, Andrea LAZZARINI, Matteo TIMO
  • Un tuffo nella scienza - Saperi e sapori: arte, letteratura e scienze
  • 18.00 Piazza BATTISTONE
  • Neri MARCORÈ, Domenico MARIORENZI
  • Le mie canzoni altrui
  • 18.00 Terrazza dei SAPERI
  • Francesco SENSI
  • Fisica applicata alla diagnosi medica
  • 18.00 Terrazza della COMUNICAZIONE
  • Giovanni D’ALESSANDRO, Maurizio DECOLLANZ, Cecilia FERRANTI, Furio GARBAGNATI
  • Guardare lontano
  • 18.15 Terrazza MIRAMARE
  • Giuseppe TESTA
  • Libertà e digitalizzazione del vivente
  • 18.30 BARCOLLO & BARRACUDA
  • Severino SALVEMINI, Cinzia LEONE, Pierluigi PARDO
  • Aperitivo del Festival - Chef Portraits. Artisti in cucina
  • 19.00 Terrazza dei SAPERI
  • Lucia VOTANO
  • La scienza di oggi, tra collaborazioni e internazionalità
  • 19.15 Terrazza della COMUNICAZIONE
  • Luigi MERLO, Francesco FERRARI
  • La rivoluzione dei trasporti tra pandemie e cambiamenti climatici
  • 21.30 Terrazza dei SAPERI
  • Fulvio MASTROGIOVANNI, Eliana RUFFONI
  • L’Università del futuro, il futuro delle Università
  • 22.00 Piazza BATTISTONE
  • Stefano MASSINI con l’Orchestra Multietnica di Arezzo
  • Quando sarò capace di amare. Massini racconta a Gaber
  • 22.00 Piazza COLOMBO
  • TREDICI PIETRO, MURUBUTU
  • Solito posto, soliti guai
  • 22.15 Terrazza dei SAPERI
  • Fabrizio BENENTE, Giacomo MONTANARI
  • Patrimonio, arte e territorio: la libertà della conoscenza per progettare il futuro
  • 22.15 Terrazza della COMUNICAZIONE
  • Luca BOTTURA, Pierg
  •  
  • PROGRAMMA-WEB

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