Matteo Maria Zuppi è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, dal 27 ottobre 2015 arcivescovo metropolita di Bologna e dal 24 maggio 2022 presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
È quinto dei sei figli di Enrico Zuppi, giornalista cattolico per oltre trent'anni direttore dell'Osservatore della Domenica, e di Carla Fumagalli, che era nipote per parte di madre del cardinale Carlo Confalonieri.
Nel 1973 ha conosciuto Andrea Riccardi, fondatore cinque anni prima della Comunità di Sant'Egidio, cominciando a collaborare con l'associazione dapprima nelle scuole popolari e poi con gli anziani soli e gli immigrati. Entrato nel seminario di Palestrina, ha conseguito il baccalaureato in teologia presso la Pontificia Università Lateranense, per laurearsi poi in lettere e filosofia alla Sapienza di Roma, con una tesi in storia del cristianesimo.
Il 9 maggio 1981 è stato ordinato presbitero, nella cattedrale di Sant'Agapito martire a Palestrina, da Renato Spallanzani vescovo della sede suburbicaria di Palestrina, per la quale è stato inizialmente incardinato. Appena dopo l'ordinazione, è stato nominato vicario parrocchiale della basilica di Santa Maria in Trastevere di Roma, mantenendo l'incarico per diciannove anni. Nel 1983, inoltre, ha assunto la rettoria della chiesa di Santa Croce alla Lungara, sempre nei rione Trastevere. Il 15 novembre 1988 è stato incardinato nella diocesi di Roma per la quale a partire dal 1995 è stato membro del consiglio presbiterale.
Nel 1990, collaborando con Andrea Riccardi, Jaime Pedro Gonçalves e Mario Raffaelli, ha svolto il ruolo di mediatore nelle trattative tra il governo del Mozambico (all'epoca controllato dai socialisti del Fronte di Liberazione del Mozambico) e il partito di Resistenza Nazionale Mozambicana, impegnati sin dal 1975 in una guerra civile. Dopo ventisette mesi di trattative, La mediazione condusse, il 4 ottobre 1992, alla firma degli accordi di pace di Roma, che sancirono la fine delle ostilità. Per questi eventi Zuppi e Riccardi sono stati nominati cittadini onorari del Mozambico. In seguito, ha continuato a operare con la cosiddetta "diplomazia parallela" della Comunità di Sant'Egidio.
Nel 2000 è diventato assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant'Egidio ed è succeduto a Vincenzo Paglia, nominato vescovo di Terni-Narni-Amelia, quale parroco della basilica di Santa Maria di Trastevere. Nel 2005 il cardinale vicario Camillo Ruini lo ha nominato prefetto della III prefettura di Roma. Il 30 marzo 2006 papa Benedetto XVI gli ha conferito il titolo onorifico di cappellano di Sua Santità.
Dal 2010, lasciata dopo 29 anni la basilica di Santa Maria in Trastevere e di conseguenza la III prefettura, è stato nominato parroco della chiesa dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, tra le più popolose della città, assumendo dal 2011 il ruolo di prefetto della XVII prefettura di Roma.
Durante l'Angelus del 1º settembre 2019, papa Francesco ne ha annunciato la creazione a cardinale nel concistoro del successivo 5 ottobre. attribuendogli il titolo cardinalizio di Sant'Egidio in Trastevere, istituito dal papa per l'occasione, del quale ha preso possesso l'11 gennaio 2020. Fino alla creazione a cardinale di Mauro Gambetti, è stato il porporato italiano più giovane.
Il 9 ottobre 2021 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Veroli, in provincia di Frosinone, comune d'origine della nonna paterna.
Il 14 gennaio 2022, nella basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, ha presieduto la celebrazione dei funerali di Stato del presidente del Parlamento europeo David Sassoli, suo amico dai tempi del liceo.
Il 24 maggio 2022 papa Francesco lo ha nominato presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in sostituzione del cardinale Gualtiero Bassetti, scegliendolo da una terna di nomi, proposta il giorno stesso dall'assemblea della CEI, che comprendeva anche il cardinale Augusto Paolo Lojudice e il vescovo Antonino Raspanti. Il 2 giugno 2023 papa Francesco lo ha nominato giudice della Corte di cassazione dello Stato della Città del Vaticano, con decorrenza dal 1º gennaio 2024.
Il 12 ottobre 2022 ha ottenuto dall'Università "La Sapienza" di Roma il dottorato di ricerca honoris causa in studi politici e il 12 aprile 2024 dall'Università di Catania la laurea magistrale honoris causa in Global Politics and Euro-Mediterranean Relations.
Il 20 maggio 2023 papa Francesco lo ha incaricato di guidare la missione diplomatica della Santa Sede finalizzata ad «allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina», il cui scopo principale era promuovere gesti di umanità e costruire le premesse perché potesse essere raggiunta una pace giusta. La missione si è tradotta in cinque viaggi diplomatici a Kiev (5-6 giugno), Mosca (28-29 giugno), Washington (18 luglio), Pechino (13-15 settembre) ed infine a Mosca (14-16 ottobre 2024).
Nel luglio 2024 ha dichiarato che la fede in Dio non sempre è necessaria, esistendo notevoli esempi di altruismo anche tra quanti ne sono privi. Essa è strumentale all'amore per il prossimo. Le sue parole sono state all'origine di una lettera di risposta del vescovo scomunicato Carlo Maria Viganò che ne ha criticato il progressismo, l'apertura all'accoglienza degli immigrati irregolari, l'inclusività e le posizioni non tradizionaliste nei confronti dei musulmani e della comunità LGBT. it.wikipedia.org
[Sull'accoglienza degli stranieri] Chi viene da lontano sembra un nemico ma solo perché nessuno gli ha mai parlato. Non credete a quelli che vi dicono che con quello non ci dovete parlare: bisogna solo trovare il modo giusto per parlargli. ... A volte sembra che l'egoismo convenga, invece ci fa solo del male. L'amore conviene sempre, l'amore vince sempre. Dobbiamo imparare a fare le opere della misericordia, non le opere dell'egoismo. |
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