Il #secolo scorso, il mondo “nuovo” – ogni stagione offre #rivoluzioni, teorie, leader e soluzioni pronte ad essere smentite nel tempo.
Si è letto di lavoratori da #tutelare, di epidemia, di ideologie, di #totalitarismi, di emarginazione femminile.
LUIGI EINAUDI
Il secolo scorso, sia chiaro, dopo la “guerra”, la #ricostruzione, il boom economico, auto sempre più veloci, la televisione, i grandi partiti, gli accordi politici, le #picconate, il "potere logora"… baci rubati e complotti.
Il secolo scorso, si corre, il “Pianeta” da #sfruttare, i grandi ricchi il “terzo #mondo”, le guerre marginali, le ideologie crollano, siamo #uni contro uni, anzi uni #più uni, niente privilegi, il “lavoro” è un #diritto, peccato che la tutela è per chi talvolta marca un cartellino e torna a casa ignorando il “#dovere”.
Il secolo passa, l’orizzonte dice “#globalizzazione”; studiamo le lingue per carriere “altrove”; il web, la realtà #virtuale sempre più in alto…dice una pubblicità.
Paese “#opulento”, sulla carta, i cambiamenti sociali, arrivano da Terre in crisi, sono utili a #nascondere l’assenza di forze lavoro, non impiegati talvolta assenti, ma #braccianti, operai, personale che affianca le “storie” con capelli bianchi e #mani che tremano.
Prima i #poveri, no meglio prima i medici – visto il momento – occhio prima gli #ingegneri, gli architetti i geometri infiocchettati nel super #bonus; ridurre la rappresentanza parlamentare, nuovo sistema elettorale, nuovi #orizzonti.
Non perdiamo tempo in discussioni, voto di fiducia su ogni argomento inserendo il colore di moda nel #decreto urgente di turno.
La memoria, gli archivi, i libri, ci #raccontano di segretari, di presidenti di sezione, di dialogo…più facile “#camminare” pensando ad altri cammini, in altri Tempi e altri #Luoghi.
Nuovo giro, spiegare ai figli del domani la logica di #apprendere, di #ascoltare, di misurare le spese personali, di non correre per carriere troppo veloci per essere possibili, di non #scegliere il #divano ad un modesto ruolo nel gran #valzer di sere d’estate promuovendo l’immensa #bellezza di un’Italia da #rilanciare.
Si sceglie, si rispetta chi, in tempi lontani (non proprio) additava il potere come il “male” e il #popolo come il protagonista da difendere.
Si sceglie, non #urlando frasi stereotipate, non proponendo il “#Look” fashion sulla base di sondaggi e sapienti #occasionali.
Si torni a #valorizzare ogni ingranaggio, si renda corretto il “valore” di un lavorare a favore di una società che quotidianamente si confronta con parole vuote e prospettive sempre meno concrete.
I migliori, la storia li #ricorderà, oggi, possiamo contare su segmenti sempre più numerosi ed #elettori sempre meno presenti.
Tanto, a prescindere da chi vincerà, il bonus – mancia – #regalia sarà garantito.
Io, sono, noi, osserviamo. #Democrazia, somma di liberi pensieri oscurati nel segno di un annuncio con musica #ballabile e…gesti identitari (siano essi un boccale di birra, un ammiccamento, una cravatta da mettere e via “non dicendo”).
- Blog: NA Narrazione Attiva
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