took place in Tokyo, Japan.
Opening ceremony August 27 Closing ceremony September 4
Nations participating 32 Athletes participating 1,729
Opening ceremony August 27 Closing ceremony September 4
Nations participating 32 Athletes participating 1,729
Sports at the 1967 Summer Universiade
Athletics
Basketball
Diving
Fencing
Gymnastics
Judo
Swimming
Tennis
Volleyball
Water polo
Mario Aldo Montano (Livorno, 1º maggio1948) è un ex schermidoreitaliano.
Soprannominato "Mauzzino", è cresciuto schermisticamente sotto la guida del Maestro Athos Perone presso il Circolo Scherma Fides di Livorno.
È stato uno dei maggiori sciabolatori italiani degli anni 1970, vincitore di una medaglia d'oro e due d'argento nella sciabola ai giochi olimpici di Monaco di Baviera del 1972 (oro in squadra con Rolando Rigoli, Mario Tullio Montano, Michele Maffei e Cesare Salvadori),
Athletics
Basketball
Diving
Fencing
Gymnastics
Judo
Swimming
Tennis
Volleyball
Water polo
Gold | Silver | Bronze | Total | ||
---|---|---|---|---|---|
1 | ![]() | 31 | 21 | 6 | 58 |
2 | ![]() | 19 | 18 | 24 | 61 |
3 | ![]() | 8 | 9 | 5 | 22 |
4 | ![]() | 4 | 11 | 9 | 24 |
5 | ![]() | 4 | 5 | 14 | 23 |
6 | ![]() | 4 | 5 | 9 | 18 |
7 | ![]() | 2 | 1 | 2 | 5 |
8 | ![]() | 2 | 0 | 4 | 6 |
9 | ![]() | 2 | 0 | 0 | 2 |
10 | ![]() | 1 | 9 | 1 | 11 |
Soprannominato "Mauzzino", è cresciuto schermisticamente sotto la guida del Maestro Athos Perone presso il Circolo Scherma Fides di Livorno.
È stato uno dei maggiori sciabolatori italiani degli anni 1970, vincitore di una medaglia d'oro e due d'argento nella sciabola ai giochi olimpici di Monaco di Baviera del 1972 (oro in squadra con Rolando Rigoli, Mario Tullio Montano, Michele Maffei e Cesare Salvadori),
Montreal del 1976 e Mosca del 1980; vinse anche una Coppa del mondo.

Mario Aldo Montano 1972

Mario Aldo Montano 1972
Individual Sabre Silver Cesare Salvadori (ITA) Bronze Mario Tullio Montano (ITA)

August 1967 comic strips
Monica Giorgi (Livorno, 3 gennaio1946) è un'ex tennista, saggista e insegnanteitaliana.
«Con una racchetta in mano, sognavo un mondo migliore»
Come singolarista, ha raggiunto il terzo turno al Roland Garros nel 1967 e nel 1969 e il secondo turno al torneo di Wimbledon nel 1966; in doppio ha raggiunto il secondo turno al Roland Garros, nel 1966, in coppia con Graziella Perna e il terzo turno a Wimbledon, nel 1973, in coppia con Daniela Marzano; mentre nel doppio misto ha raggiunto il terzo turno a Wimbledon, nel 1971, in coppia con Franco Bartoni
Alle Universiadi di Tokyo, nel 1967, ha vinto due medaglie d'argento, nel doppio e nel doppio misto, in coppia, rispettivamente, con Alessandra Gobbò e Giordano Maioli.
Ha scritto un saggio sulla filosofa francese Simone Weil, intitolato La clown di Dio, edito da Zero in Condotta, nel 2013
La clown di Dio. A dispetto del titolo piuttosto bizzarro e delle aspettative di ilarità dell'incipit, la lettura del breve saggio di Monica Cerutti Giorgi (Edizioni Zero in Condotta, Milano 2013, pp. 105, € 8,00), risulta piuttosto ardua. Si legge: “Divertitevi! Divertirsi è cosa molto seria; richiede abbandono e impone disciplina. È una vera passione! Spossante, non c'è che dire: non so come, tanto meno perché, ma c'è gusto”. Al termine della lettura – e concluderla è già un bel traguardo – più che divertiti, si arriva spossati. Ancora: “Qualcun altro ha esclamato: Convertitevi! No, dico: Ricreatevi e divertitevi”. Le esortazioni dell'autrice, purtroppo, non sono accompagnate da uno stile agile, accattivante, coinvolgente, intrigante. E forse questa è la grande pecca. Pertanto, sarebbe stato interessante riuscire a restituire quella leggerezza – propria di una clown di Dio – capace di trasportare su questioni serie, ma con il giusto distacco. In questo caso, il sano divertimento sarebbe stato assicurato e il pubblico di lettori potenziato e appagato.
Tuttavia, con sforzo empatico si può entrare nell'orbita dell'autrice e lasciar fluire, a nostra volta, quei rimandi che la lettura stessa, comunque, suscita. Anche perché l'idea generatrice è degna di interesse.
Monica Cerutti Giorgi dipinge una clown goffa, strampalata, scoordinata. Un'aria estraniata dallo sguardo perso. Maldestra e ironica verso la sua fragilità, ma permeata da una grazia intima, pura. Pensatrice poetante. Visionaria. Creatura celeste. Profeta del presente. Indomabile. Ma è ancora più curioso se in quei panni misteriosi troviamo M.lle Simone Weil. A Le Puy, quando si mette alla testa del movimento dei disoccupati, è la Vergine Rossa. Oppure per strada è l'Anticristo. Ma farebbe pensare anche a una moderna Pulzella d'Orléans.
Monica Giorgi (Livorno, 3 gennaio1946) è un'ex tennista, saggista e insegnanteitaliana.
«Con una racchetta in mano, sognavo un mondo migliore»

Come singolarista, ha raggiunto il terzo turno al Roland Garros nel 1967 e nel 1969 e il secondo turno al torneo di Wimbledon nel 1966; in doppio ha raggiunto il secondo turno al Roland Garros, nel 1966, in coppia con Graziella Perna e il terzo turno a Wimbledon, nel 1973, in coppia con Daniela Marzano; mentre nel doppio misto ha raggiunto il terzo turno a Wimbledon, nel 1971, in coppia con Franco Bartoni
Alle Universiadi di Tokyo, nel 1967, ha vinto due medaglie d'argento, nel doppio e nel doppio misto, in coppia, rispettivamente, con Alessandra Gobbò e Giordano Maioli.
Ha scritto un saggio sulla filosofa francese Simone Weil, intitolato La clown di Dio, edito da Zero in Condotta, nel 2013
La clown di Dio. A dispetto del titolo piuttosto bizzarro e delle aspettative di ilarità dell'incipit, la lettura del breve saggio di Monica Cerutti Giorgi (Edizioni Zero in Condotta, Milano 2013, pp. 105, € 8,00), risulta piuttosto ardua. Si legge: “Divertitevi! Divertirsi è cosa molto seria; richiede abbandono e impone disciplina. È una vera passione! Spossante, non c'è che dire: non so come, tanto meno perché, ma c'è gusto”. Al termine della lettura – e concluderla è già un bel traguardo – più che divertiti, si arriva spossati. Ancora: “Qualcun altro ha esclamato: Convertitevi! No, dico: Ricreatevi e divertitevi”. Le esortazioni dell'autrice, purtroppo, non sono accompagnate da uno stile agile, accattivante, coinvolgente, intrigante. E forse questa è la grande pecca. Pertanto, sarebbe stato interessante riuscire a restituire quella leggerezza – propria di una clown di Dio – capace di trasportare su questioni serie, ma con il giusto distacco. In questo caso, il sano divertimento sarebbe stato assicurato e il pubblico di lettori potenziato e appagato.
Tuttavia, con sforzo empatico si può entrare nell'orbita dell'autrice e lasciar fluire, a nostra volta, quei rimandi che la lettura stessa, comunque, suscita. Anche perché l'idea generatrice è degna di interesse.
Monica Cerutti Giorgi dipinge una clown goffa, strampalata, scoordinata. Un'aria estraniata dallo sguardo perso. Maldestra e ironica verso la sua fragilità, ma permeata da una grazia intima, pura. Pensatrice poetante. Visionaria. Creatura celeste. Profeta del presente. Indomabile. Ma è ancora più curioso se in quei panni misteriosi troviamo M.lle Simone Weil. A Le Puy, quando si mette alla testa del movimento dei disoccupati, è la Vergine Rossa. Oppure per strada è l'Anticristo. Ma farebbe pensare anche a una moderna Pulzella d'Orléans.
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