GWANGJU (COREA DEL SUD)
Una staffetta al cardiopalma regala la seconda medaglia all'Italfondo a Yeosu, dopo il bronzo di Rachele Bruni nella 10 chilometri.
Una staffetta al cardiopalma regala la seconda medaglia all'Italfondo a Yeosu, dopo il bronzo di Rachele Bruni nella 10 chilometri.
L'Italia conquista l'argento con la staffetta sui 5.000 metri nella rada dell'Expo Ocean Park con la stessa Rachele Bruni (bronzo nella 10 Km e quinta nella 5), Giulia Gabbrielleschi (sesta nella 5), Domenico Acerenza (quinto nella 5) e Gregorio Paltrinieri (sesto nella 10) che si piazzano tra la Germania d'oro e gli Stati Uniti di bronzo nel mar Giallo increspato dalle onde stamattina avversario in più per tutti quando si provava a cambiare ritmo.
"Pensavo di essere più veloce e di riuscire a staccare Muffels. Invece il tedesco si è messo in scia, mi stava sempre addosso impedendomi di allungare - asserisce il 24enne Paltrinieri, tra l'altro campione olimpico, bimondiale e trieuropeo dei 1500 che si allena al centro federale di Ostia dall'autunno del 2010 seguito da Stefano Morini - L'argento mondiale è un buon punto di partenza per alimentare il sogno olimpico che ho tenuto vivo con il sesto posto nella 10 chilometri e la qualificazione, ma in questi giorni ho anche acquisito tanta consapevolezza. Non sono tra i più forti in questo sport. Me la gioco ma non vinco mai. Mi manca esperienza per essere alla pari con atleti più scaltri e furbi di me. Anche oggi, che sembrava una distanza più congeniale alle mie caratteristiche, hanno trovato il modo di starmi addosso, darmi fastidio, evitare che potessi nuotare veloce come potrei. Sto imparando tanto e c'è una stagione intera per migliorare ancora. Desidero rivolgere i complimenti alla squadra, a Mimmo (Domenico Acerenza, compagno di allenamenti ad Ostia, ndr) che ha partecipato a meno gare di fondo di me, a Rachele che ha detto di arrivare fino al prossimo mondiale per portarci sul gradino più alto, e Giulia che ci hanno consentito di partire in una buona posizione, a tutti i compagni di nazionale con cui ho condiviso questa bellissima esperienza. Sono contento di fare queste gare mi trovo bene e l'argento corona tutti gli sforzi fatti quest'anno per questo sport.

"E' stata una staffetta spettacolare - dichiara il CT Giuliani, da ventisei anni alla guida degli azzurri con trentadue metalli su trentatrè vinti in totale - partivamo tra i favoriti. Sono stati tutti eccezionali perchè hanno fatto tutto quello che c'eravamo prefissati. La Bruni doveva stare attaccata il più possibile al gruppo, poi la Gabbrielleschi brava a recuperare tre posizioni. Infine Acerenza che doveva ricucire lo strappo, e lo ha fatto, dando il cambio ad un grande Paltrinieri cui però è mancato lo sprint finale.".

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