- La Punt si trova in un punto strategico, ai piedi del Passo dell'Albula, ex asse commerciale, e il vecchio villaggio rurale di Chamues-ch proprio all'imbocco della misteriosa valle dei camosci, la Val Chamuera.La Punt si trova in un punto strategico, ai piedi del Passo dell'Albula, ex asse commerciale, e il vecchio villaggio rurale di Chamues-ch proprio all'imbocco della misteriosa valle dei camosci, la Val Chamuera.
- TEATRO MERCADANTE NAPOLI 6 | 17 aprile 2005 prima assoluta Compagnia la Famiglia delle Ortiche - Piccola Alice di Edward Albee
- Lyla brano della band inglese Oasis, primo singolo estratto dall'album Don't Believe the Truth, pubblicato il 16 maggio 2005
- L'amore fatale (Enduring Love) film del 2004 diretto da Roger Michell, tratto dall'omonimo romanzo di Ian McEwan.
- La finta pazza da Carlo Sigismondo Capece regia Lucio Allocca
- 24 Grana – Ghostwriters

Gli antichi nobili che costruirono qui le proprie case lo sapevano bene: La Punt si trova in un punto strategico, ai piedi del Passo dell'Albula, ex asse commerciale, e il vecchio villaggio rurale di Chamues-ch proprio all'imbocco della misteriosa valle dei camosci, la Val Chamuera.
Ancora oggi si può essere fieri delle fattorie riccamente decorate e delle magnifiche residenze patrizie del XVI e XVII secolo: la Chesa Merleda [Casa Merleda] con i suoi splendenti merli bianchi, la Casa Albertini con le sue facciate maestosamente ornate o l'imponente Casa Sandoz.
Per gli amanti dell'avventura, in inverno, quando il passo è chiuso, la strada si trasforma in una pista per veloci discese in slittino in una meraviglia di curve ricoperte di neve. Anche le meravigliose piste da fondo, le escursioni con le racchette da neve e i tour sugli sci promettono autentico divertimento invernale. Lo skilift per bambini Müsella conduce direttamente allo Snowli's Hasenland, un paradiso sulla neve per i bambini che, unitamente al vicino parco giochi, rende la vacanza "a misura di famiglia".https://www.myswitzerland.com
- Piccola Alice
- di Edward Albee
- regia Abel Ferrara
- scene e costumi Frank De Curtis
- musica Francis Kuipers
- luci Mario Feliciangeli
- collaborazione alle scene Erminia Palmieri
- collaborazione ai costumi Micòle Basile Lugli
- assistente alla regia Costanza Coldagelli, Alessandra Causero
- assistente alla musica David Barittoni
- assistente alle luci Michelangelo Vitullo
- interprete Cristina Vignato
- operatore di ripresa Andyan Di Leonardo
- con (in ordine di apparizione)
- Claudio Botosso, Antonino Iuorio, Luca Lionello, Antonio Piovanelli, Chiara Caselli
Compagnia la Famiglia delle Ortiche
“Piccola Alice – ha dichiarato il celebre regista americano autore di film come Il Cattivo Tenente, Fratelli, The Addiction – rappresenta modi di sentire universali, parla di religione e di denaro, dell’intrigo velato di misticismo che si fa politica. Modi di essere che appartengono, appunto, alla società americana come a quella europea.”
La religione, il denaro, il potere, sono i temi della commedia che Abel Ferrara annuncia “divertente e noir, a metà strada tra Rocky Horror Picture Show e Dracula, Frankenstein e La piccola bottega degli orrori“.
Un appuntamento da non perdere, che segna – a parte una brevissima incursione risalente agli anni settanta – il debutto nella regia teatrale del maestro del cinema indipendente statunitense, impegnato in questi giorni anche al montaggio del suo nuovo film, Mary, con Juliette Binoche, che racconta la storia di un’attrice affascinata dalla figura di Maria Maddalena.
Lyla è un brano della band inglese Oasis, primo singolo estratto dall'album Don't Believe the Truth, pubblicato il 16 maggio 2005, due settimane prima del lancio del disco. Il videoclip del brano, diretto da Tim Qualtrough, è ambientato nella Round Chapel di Hackney, nella East London. Nella clip la band si esibisce durante una festa in maschera. wikipedia.org
- CD RKIDSCD 29
- "Lyla" (Noel Gallagher) - 5:12
- "Eyeball Tickler" (Gem Archer) - 2:47
- "Won't Let You Down" (Liam Gallagher) - 2:48
L'amore fatale (Enduring Love) è un film del 2004 diretto da Roger Michell, tratto dall'omonimo romanzo di Ian McEwan. Il romantico picnic di Joe e Claire viene bruscamente interrotto dall'arrivo di una mongolfiera rossa di cui il suo conducente ha perso il controllo. Joe e altre persone presenti al parco si apprestano ad aiutare l'uomo nel tentativo di tenere la mongolfiera a terra, visto che il nipotino dell'uomo è rimasto nella cesta, ma ogni tentativo è vano, così gli uomini lasciano a uno a uno la presa dalla corda; l'ultimo rimasto, il medico John Logan, purtroppo muore precipitando al suolo. Durante una cena con gli amici Robin e Rachel, Joe rende chiaro l'impatto che l'incidente ha avuto sulla sua psiche; inoltre scopre che la mongolfiera è atterrata in sicurezza lasciando il bambino illeso. Sentendosi in colpa, Joe passa molto tempo a cercare di individuare modi che avrebbero potuto salvare l'uomo.
Un giorno riceve una strana telefonata da Jed (uno dei soccorritori, col quale andò a recuperare il corpo di John) che gli chiede di parlare dell'accaduto; sebbene riluttante Joe accetta, ma gli strani discorsi di Jed lo mettono a disagio, così si allontana lasciandolo solo. Mentre visita una libreria, Joe rimane confuso e arrabbiato dall'arrivo improvviso di Jed, che gli dice di "essere coraggioso" e di non lasciarlo come ha fatto con John; lo sorprende nuovamente alla mensa del college dove Joe insegna, ribadendogli di dover essere coraggioso, ma si allontana quando Joe gli intima di lasciarlo in pace.
Joe visita la vedova di John, e la donna gli confida di credere che il marito avesse una relazione extraconiugale dopo che la polizia le ha restituito un cestino da picnic per due che era stato trovato nella sua automobile, insieme a una sciarpa di donna. Claire organizza per il compleanno di Joe una cena speciale, che però viene rovinata dall'indifferenza del fidanzato, molto turbato per ciò che sta vivendo. Il giorno successivo Joe va a nuotare, e oltre le finestre della piscina vede Jed; dopo avergli chiesto un chiarimento, Joe rimane ancora più a disagio. La sera, Joe e Claire vengono raggiunti da Robin, Rachel, Frank (il fratello di Claire) e la nuova ragazza di quest'ultimo; Joe rivela a Claire che aveva pianificato di chiederle di sposarlo il giorno dell'incidente, e quando lei gli domanda se ha cambiato idea, lui rimane in silenzio. Riconoscimenti
- 2004 - British Independent Film Awards
- Candidatura al miglior attore a Daniel Craig
- Candidatura al miglior regista a Roger Michell
- Candidatura alla miglior attrice non protagonista a Samantha Morton
- Candidatura per il miglior contributo tecnico a Haris Zambarloukos
- 2005 - Empire Awards
- Vittoria per la migliore scena (la sequenza del pallone)
- Candidatura per il miglior attore britannico a Rhys Ifans
- Candidatura per la miglior attrice britannica a Samantha Morton
- Candidatura per il miglior regista britannico a Roger Michell
- Candidatura per il miglior film britannico
Un pallone aerostatico travolto da un improvviso colpo di vento plana su un prato verdissimo tra Oxford e Londra. Un uomo anziano morirà. Parte da qui questo romanzo di McEwan sull'amore e le sue ossessioni, da una disgrazia che sconvolgerà la mente di Jed Parry, un torvo giovanotto con manie religiose e vittima di una vera patologia erotica. A farne le spese è Joe Rose, divulgatore scientifico, uomo fragile e deluso, una tranquilla convivenza con la bella Clarissa, e che adesso è costretto a mettere in discussione la propria vita. Jed Parry si è follemente innamorato di lui ed è convinto di esserne ricambiato. www.qlibri.it
- Classificazione
- Letteratura inglese
- Autore
- Ian McEwan
- Casa editrice
- Einaudi La finta pazza da Carlo Sigismondo Capece regia Lucio Allocca
Ma quello “Sciaraballo” (Chars à bancs) variopinto e misterioso, su cui viaggiano e vivono in promiscuità i comici, fermo dinanzi al ”Palazzo”, suscita la curiosità e la diffidenza dei “Superiori” che prima di dare la loro “Licenza” alla rappresentazione esigono di assistere ad una prova con il testo alla mano, per verificare se “il dire e l’agire” dei commedianti sia conforme a quanto scritto dall’autore e che non sia frutto della loro “licenziosa fantasia” esercitata con anni di “recitazione all’improvviso”.
Ma il passato di attori da piazza, o “da banco” è ancora vivo in loro e evidenzia l’inadeguatezza alle regole che il “nuovo teatro scritto” impone. Come afferma Roberto Tessari nel suo volume Commedia dell’arte: la maschera e l’ombra: «per quanto attiene al definirsi della recitazione come nuova forma di “mestiere” (e non di espediente), per di più mediano tra attività “mercenaria” e attività culturale, la contaminazione e la contrapposizione tra recitante-cerretano e professionista della finzione scenica rimane cifra efficace delle difficoltà di mercato e delle difficoltà di affermazione sociale entro cui si muove, e continuerà a muoversi la nuova pratica del teatro” cercando a fatica la piena affermazione di una industria del divertimento che si vuole autonoma, ma che, nell’occupare, “saloni” “cittadini” o “sale limitrofe” alle corti, non può non aprire ambigui rapporti con la Cultura e con il Potere».
Carlo Sigismondo CapeceNato a Roma nel 1652, studiò in Spagna, fu segretario della Regina di Polonia, brillò come letterato tra gli Arcadi, chiamandosi Mestito Olbiano, fece l’avvocato in Roma, quindi fu inviato come diplomatico alla corte di Francia. Scrisse numerose commedie per Maschera, e almeno quaranta per musica tra le quali alcuni libretti per Haendel e Alessandro e Domenico Scarlatti. Alla Biblioteca Nazionale di Roma sono conservati alcuni “melodrammi” scritti con musiche di Alessandro Scarlatti, e andati in scena tra il 1696, il 1712 ed il 1718 a Roma in Teatri quali: il Teatro di Tor di Nona, alla Sala dell’Illustrissimo Sig. Federico Capranica, nel Teatro Domestico della Regina Maria Casimira di Polonia. (Tolomeo ed Alessandro, Ifigenia in Tauride, Teti in Sciro, Tito e Berenice, L’Orlando, ovvero La Gelosa Pazzia). Al Teatro del Mascherone del Farnese andarono in scena le Commedie con il Pulcinella tra le quali, nel 1719, La finta pazza e, nel 1722, Il testamento di Pulcinella. Scrisse diciotto Commedie con il Pulcinella, fra le quali oltre le già citate, ricordiamo: Li Pulcinelli fratelli, Gli equivoci dei due Pulcinelli,Pulcinella Negromante, Pulcinella Podestà, La locanda di Pimpa e Pulcinella, Pulcinella finto giocatore, Pulcinella in Giostra. Molte altre sue opere sono conservate nella Biblioteca Colonna ed in quella di Doria Pamphili. “La farsa di Pulcinella, che nel primo secolo automaticamente seguì la Commedia dell’Arte, a metà del sec. XVIII si emancipò, per diventare nel primo Ottocento, sempre più locale e per finire, a metà del secolo, nella attualità completa. Fu con le opere di Capece che la commedia di Pulcinella iniziò questa evoluzione, alla fine del Seicento, cioè oltre settanta anni prima che la tentasse il primo scrittore napoletano di Pulcinellate: Francesco Cerlone”. (Cfr. A.G.Bragaglia, Pulcinella). Diceva il Capece, delle sue Pulcinellate: “non ci è altro dell’autore se non che la concatenatura e disposizione dei periodi e delle parole.” (essendo le trame, quelle della Commedia dell’Arte). Ed ancora “sarà nova e non sarà nova…o parte di essa sarà stata rappresentata in Commedia all’Improvviso, perché ormai non si può più dire cosa alcuna che non sia stata detta”. Scrisse e fu accanto al conte Giacomo d’Alimbert, quando questi, rovinato dalla demolizione del Tordinona, si aggregò alla Regina di Polonia che faceva teatro in casa sua alla Trinità de’ Monti.
Dal 9 al 10 aprile al Teatre Poliorama di Barcellona, nell’ambito della Rassegna Multidisciplinare sulla cultura napoletana “Els napolitans ’05
- drammaturgia Mario Santella
- scene Lugi Ferrigno
- costumi Anna Maria Morelli
- disegno luci Lello Serao
- musiche Rosario Del Duca
- Personaggi e interpreti
- Don Pandolfo, padre Ciro D’Errico
- Isabella, figlia di Don Pandolfo Roberta Serrano
- Don Alvaro, cavaliere spagnolo Antonio Conforti
- Diana, dama francese sua nipote Patrizia Di Martino
- Enrico, amante di Isabella Gennaro Monti
- Ottavio, nipote di Pandolfo in abito da donna Marco Matarazzo
- Spinetta, serva di Pandolfo Laura Borrelli
- Pulcinella Michele Danubio
- assistente alla regia Michele Danubio
- collaborazione alla drammaturgia Lucio Allocca e Michele Danubio
- assistenti ai costumi Roberta Mattera, Giovanna Napolitano
- direttore di scena Enzo Palmieri
- elettricista Rosario D’Alise
- scene realizzate da Laboratori&Laboratori Flegrei s.r.l.
- costumi di C.T.N. 75 di Canzanella Vincenzo
- calzature Pompei 2000 s.r.l.
- fotografo di scena Giuliano Longone
- si ringrazia
- La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
- Ettore Nigro, Théâtre de Poche
24 Grana – Ghostwriters
Etichetta: | La Canzonetta – CD FDM 400108 |
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Formato: | CD, Album |
Paese: | Italy |
Uscita: | 2008 |
Genere: | Rock, Latin |
Stile: | Alternative Rock |
Videoclip di Avere una vita davanti (Ghostwriters, 2008) girato da Sabino Esposito - Edizioni La Canzonetta
La vita è così sì alza al mattino e sì abbassa la sera
E vote pur a'na fenesta te può cunsulà | guardanne a jurnata ca rest e 'o culor che dà. (da L'alba, n. 2)
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